Un’occasione di “Rinascita” per l’Istituto “J.B.Beccari” di Torino

Condividi

 

A chi dice che le ore di Educazione Civica a scuola rischiano di essere una perdita di tempo bisognerebbe raccontare dell’iniziativa dell’Istituto I.P.S. “J.B. Beccari” di Torino, che non ha solo “insegnato” questa materia ai propri studenti, ma ha trasformato la scuola in una vera e propria palestra di riflessione politica.

Dal 1 al 5 marzo, infatti, nell’Istituto ha preso forma la “Settimana della Rinascita”. Grazie alla spinta di alcuni insegnanti, e in particolare dell’instancabile professoressa Pierangela Mela, si è deciso infatti di raggruppare le 33 ore di educazione civica previste dall’attuale curriculum
scolastico in una settimana e dedicarle a un approfondimento intensivo e trasversale sul maxi processo “Rinascita Scott”, coinvolgendo tutti i colleghi di tutte le discipline e classi. Un progetto che ha colpito anche Libera Piemonte per il suo valore ed è per questo che abbiamo deciso di raccontarlo intervistando la Prof.ssa Mela.

All’interno di questo Istituto professionale di Barriera di Milano, infatti, è ormai da anni che si è creata un’eccezionale sensibilità nei confronti dei temi della legalità, dovuta anche alla presenza del presidio studentesco “Felicia Impastato”nato nel 2007, sempre più protagonista all’interno
dell’Istituto sotto la guida della prof.ssa Mela. Quest’anno, data già l’abitudine del gruppo a frequentare le aule giudiziarie per il Processo Caccia, tra il preside e la professoressa è emersa l’idea di approfondire “Rinascita-scott” in questi termini, dato il riconoscimento della sua portata
storica. Da quel momento si è dunque iniziato a raccogliere materiali e articoli da testate locali, nazionali e internazionali, compilare un database creato ad hoc e contattare il Coordinamento provinciale di Vibo Valentia per poi incontrarsi il 26 febbraio: un incontro partecipatissimo, con oltre 50 docenti e parecchi studenti. Racconta Pierangela: “Da Vibo Valentia abbiamo percepito molto coinvolgimento, capacità di raccontare fatti e voglia di riscatto di una popolazione che vede in questo processo un’occasione di rinascita, appunto”.

La “Settimana della rinascita” ha incarnato perfettamente il sapiente gioco di parole che è il suo titolo, dunque, poiché ha rappresentato una sfida e una riscoperta per tutti. Non solo per aver coinvolto insegnanti fino a ora mai messisi in gioco su questi temi, ma anche per aver portato
docenti di origine meridionale a raccontare le proprie esperienze personali in una terra pervasa dalle mafie. E così i ragazzi hanno avuto modo di esercitarsi in inglese nella lettura delle testate internazionali, in diritto nell’analisi delle carte processuali, in matematica coi numeri del processo
e così via.

E, ormai, alea iacta est: questa iniziativa ha creato consapevolezza, preparazione e dunque curiosità su come andrà a finire. Come spesso accade, più si conosce e più si vuole sapere. Per questo, nonostante la fine della “Settimana della Rinascita”, il Beccari non si ferma: ha incontrato il 26 marzo Enza Rando e ad aprile dialogherà con un istituto alberghiero di Vibo Valenzia per la presentazione del libro “Il richiamo dal silenzio” sulla storia di Filippo Ceravolo, una vittima di mafia di Vibo Valentia, e forse, prossimamente, il Procuratore Camillo Salvo, collega di Gratteri. “Ormai, è come se avessimo adottato questo processo! Quindi andiamo avanti” conclude Pierangela ridendo.
Complimenti Beccari e in bocca al lupo!

 

Per approfondire, vi sono alcuni materiali disponibili:

 

Articolo di Carlotta Bartolucci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *