Spray velenoso

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Non ci sono ragioni possibili per minacciare di morte una persona.

La più valida delle motivazioni diventa la più becera, quando si presta il fianco alla violenza, foss’anche verbale.

Questo è successo sabato.

Una manifestazione numerosa e pacifica, che però ha lasciato anche delle tracce profonde e negative in città. Guardare i portici di via Roma e di via Po, l’altra sera, era da brivido.

 

Libera rispetta le Istituzioni e riconosce l’autonomia dei poteri dello Stato. Crede nella giustizia dei processi, anche quando non è semplice farlo. Basti pensare che l’ottanta per cento dei familiari delle vittime di mafia ancora attendono di ricevere giustizia per la morte dei loro cari. Nonostante ciò, non c’è stato mai un momento nella storia della nostra rete, in cui non si sia trovata la forza di affidarsi a chi quotidianamente lavora per il funzionamento della Repubblica.

 

Anche in questo caso dunque, non possiamo che manifestare disgusto per quelle scritte, disgusto per quanti pensano ancora oggi che la violenza possa essere una strada d’uscita, un modo per imporre la propria visione del mondo.

 

Non abbiamo preso posizione nel merito della Tav e non lo faremo oggi. Libera è una rete tanto eterogenea, in cui non si può trovare un’unica visione su una questione così specifica e controversa. Abbiamo preso posizione sul metodo, nel 2005, chiedendo maggiore concertazione col territorio della Valle. Prendiamo posizione adesso sul metodo, nel 2012, chiedendo al movimento No Tav, che ha dichiarato di non riconoscersi in quelle scritte, di isolare le frange che vorrebbero con le minacce far risaltare la propria voce.

Crediamo che la forza di un movimento stia anche nella capacità di isolare le minoranze non rappresentative, specie se quelle minoranze rischiano di inficiare l’intera rappresentazione della battaglia che si porta avanti.

 

Il Procuratore Caselli non ha certo bisogno della nostra solidarietà: è un uomo che da oltre quarant’anni lavora per affermare la giustizia nel nostro Paese.

Un uomo che ha sbaragliato le Brigate Rosse e Prima Linea, conducendo in pool indagini difficilissime in un clima di terrore. Sempre grazie al gioco di squadra è riuscito a Palermo ad arrestare e far processare centinaia di boss mafiosi, vivendo blindato per sette anni, con i sacchi di sabbia dinanzi alla porta di casa.

E’ la sua vita e il sacrificio suo e della sua famiglia a rispondere a quelle minacce infami.

E’ la sua vita a testimoniare che ha lottato e lotta per un Paese giusto e libero, in cui la violenza possa essere soppiantata dalla forza del diritto.

3 thoughts on “Spray velenoso

  1. Claudio C Reply

    Chi ha scritto questo articolo vive sulla luna a mio avviso. Ero alla manifestazione di sabato. La quasi totalità delle persone che vi partecipavano erano non solo pacifiche ma oserei dire mansuete. Le classiche persone che se sono in coda all’ufficio postale e qualcuno passa loro davanti non osano nemmeno protestare. Eppure al freddo e sotto la neve e mettendosi in gioco hanno espresso il loro pensiero. Su cinquemila persone ci saranno stati anche un ventina di ragazzi dei movimenti studenteschi. Isolarli come? E a che titolo? Io per esempio una volta ho protestato contro l’autista di un SUV parcheggiato in piena isola pedonale in centro a Torino. Gli ho detto che era un incivile. Fra un po’ mi picchia questo signore. Io sono contrario al servizio d’ordine nei cortei. Ve lo immaginate un corteo NO TAV con il servizio d’ordine? Al mio passaggio in via Roma e in via PO (e credo di essere stato abbastanza in testa al corteo) le scritte sui muri comunque erano già presenti. Cosa bisognava fare? Altro particolare: ogni volta che partecipo ad una manifestazione rimango colpito dal numero di telecamere e macchine fotografiche presenti. Nessuno ha ripreso gli autori delle scritte? Nessuno è in grado di capire quando e da chi queste scritte sono state fatte? Mi suona tutto molto strano. Sul fatto che poi Libera non prenda posizione sulla TAV, beh…mi sembra un po’ troppo comodo.

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  2. Claudio C Reply

    Ma si può commentare?

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  3. Martina Reply

    Bravi, vi supporto! Nessuno spazio alla violenza, reale o “solo” minacciata. Non possiamo permettercelo e sono relitti di un passato che non può tornare, non degni di una società democratica davvero libera!

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