I braccianti della frutta di Saluzzo. Cronaca di uno sgombero.

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SALUZZO – E’ da quattro anni che a Saluzzo centinaia di braccianti africani arrivano per la raccolta della frutta. Hanno in mano solo un contratto  a chiamata che non obbliga il datore di lavoro a dare un tetto ai lavoratori. Così, anche quest’anno, i braccianti si sono accampati nell’area del foro Boario creando una vera e propria tendopoli che da oltre due settimane ha ospitato  oltre 150 persone. La maggior parte è originaria del Mali e nel corso dell’anno si sposta seguendo tempo di maturazione della frutta, da Rosarno, a Castelnuovo Scrivia, da Benevento a Saluzzo. Ma quest’anno a Saluzzo sono arrivati prima del solito: la raccolta inizierà tra qualche settimana, ma a partire dalla fine di maggio sono arrivati i primi braccianti provando a battere sul tempo i propri compagno di lavoro. “Ormai non è più un’emergenza, ma è una realtà – spiega don Beppe Dalmasso che con la Caritas diocesana ha seguito da vicino la situazione dei migranti offrendo loro assistenza e delle biciclette per spostarsi – il periodo duro della gestione non è il momento della raccolta, ma piuttosto le settimane precedenti quando sono arrivati in massa e devono attendere di lavorare”.

E proprio in questo momento difficile è arrivata l’ordinanza di sgombero emessa dall’amministrazione comunale di centrosinistra guidata dal primo cittadino Paolo Allemano senza però prevedere un’opzione alternativa per la dimora dei lavoratori. Così quando questa mattina gli agenti della municipale, della finanza e della polizia hanno eseguito l’ordinanza di sgombero rimuovendo i materassi e i teli di plastica i migranti sono rimasti nell’area della tendopoli.

Nel frattempo il Comitato Antirazzista Saluzzese, insieme alla Caristas Diocesana e al Gruppo Emmaus Cuneo hanno inoltrato una richiesta ufficiale alla Prefettura e alla Provincia per l’allestimento di un campo di accoglienza temporanea nell’area dello stadio di Saluzzo. Ma in attesa della risposta delle istituzioni, i braccianti sono rimasti nell’area del Foro Boario anche ieri notte grazie al lavoro delle associazioni che hanno provveduto a rimettere le tende e i teli di plastica.

 

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