Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico

Abbiamo bisogno del tuo aiuto: servono 8.000 firme da consegnare entro il 25 settembre 2022

Avevamo tempo 6 mesi per raccogliere 8.000 firme e, grazie a uno straordinario lavoro di squadra, abbiamo superato questo traguardo, raggiungendo quota 10.000.
Giochiamo la nostra partita”, la raccolta firme per una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, ha raggiunto e superato l’obiettivo che si era prefissata, ad aprile.
Grazie a banchetti diffusi in tutto il Piemonte e il grande lavoro di volontarie e volontari delle realtà aderenti, entro il 25 settembre presenteremo alla regione la nostra proposta di legge e, il consiglio regionale, dovrà discuterla.
Abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia convinti che la legge in vigore colpisca le fasce più fragili, senza considerare i costi sociali causati dalla diffusione del gioco.
Vogliamo ringraziare quant3 hanno sostenuto la nostra proposta e il grande lavoro della realtà che si sono spese per superare la soglia delle 8.000 firme.
Grazie a tutt3!

LEGGI I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA
E LE RAGIONI PER LE QUALI ABBIAMO ORGANIZZATO LA CAMPAGNA 

Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia continua a essere al centro del dibattito pubblico, nonostante i numerosi interventi a livello regionale degli ultimi anni. Recenti stime dell’Istituto Superiore di Sanità parlano di una popolazione di circa 5,2 milioni di giocatori “abituali” in tutta Italia, di cui 1,2 milioni sono da considerarsi problematici, ovvero con dipendenza. 

In Piemonte, si sono succedute due leggi sulla regolamentazione del gioco d’azzardo, una nel 2016 e una nel 2021.

L’impianto normativo in vigore, voluto dalla giunta presieduta da Alberto Cirio – e appoggiata solamente dalla maggioranza in Consiglio –  ha, nei fatti, smantellato quello precedente.

Un’operazione politica che ha mobilitato molte realtà –  che da anni si battono sul fronte della dipendenza da gioco, contro il sovraindebitamento e le povertà, contro le mafie -, contrarie all’abrogazione della legge regionale 9/2016, che ha avuto il merito di regolamentare il settore.

Le posizioni avanzate da questo gruppo di realtà sono rimaste inascoltate dalla maggioranza Cirio. 

Per questo, non abbiamo interrotto il percorso di confronto e dialogo e abbiamo strutturato una nuova proposta.

Abbiamo deciso di chiedere alle elettrici e agli elettori piemontesi di esprimersi sul tema, sottoponendo loro una proposta di legge di iniziativa popolare dal nome “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.

Un progetto che deve ottenere 8000 firme in 6 mesi, necessarie per intraprendere un percorso virtuoso che, oltre a tutelare le fasce più fragili della popolazione, dia la possibilità di continuare e migliorare il cammino iniziato con l’approvazione della legge regionale 9/2016.

 

La legge del 2016, smantellata a colpi di maggioranza, è per noi un punto di partenza, perché i numeri rappresentano la sua efficacia su diversi fronti: 

  • una significativa diminuzione dei soldi giocati e delle perdite da gioco; 
  • un ridimensionamento del numero di utenti presso il SerD per patologia da gioco;
  • un numero minore di slot machine presenti sul territorio. 

Un nuovo intervento normativo risulta dunque necessario e urgente per non perdere i risultati che si erano raggiunti, in un momento socio-economico particolarmente complesso per le categorie più fragili, anche alla luce dell’emergenza sanitaria che ha inciso pesantemente sul tasso di povertà e sul grado di coesione sociale. 

 

I NOSTRI OBIETTIVI

Il Ministero della Salute ha recentemente adottato le linee d’azione per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette dal disturbo da gioco d’azzardo. Nella medesima direzione va la proposta di legge presentata, che si pone i seguenti obiettivi: 

  • prevenire e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo in Piemonte attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi correlati al GAP e sulle conseguenze a livello familiare, sociale e lavorativo;
  • aumentare la distanza tra spazi per il gioco e luoghi sensibili, come scuole, ospedali, impianti sportivi, bancomat, ecc.;
  • disincentivare l’accesso al gioco non concedendo autorizzazioni per l’accensione di nuove slot machine e spegnendo quelle in funzione che non rispettino la distanza dai luoghi sensibili (300 m per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e di 500m per i comuni con popolazione superiore);
  • diminuire gli orari di accensione degli apparecchi da gioco per un massimo di 10 h nell’arco di 24h;
  • contemperare le eventuali ricadute occupazionali prodotte dalla riorganizzazione e ristrutturazione del comparto a seguito dell’applicazione della presente legge e tutelare le condizioni di reddito e lavoro per tutti i lavoratori che ne saranno coinvolti;
  • contenere l’impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sul governo del territorio, sulla qualità del contesto urbano, sulla viabilità e sull’inquinamento acustico.

 

PERCHÉ PARTIRE DALLA LEGGE 9/2016

Nel processo di stesura della proposta di legge, il testo di riferimento è stato la legge 9/2016, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e abrogata dall’attuale maggioranza Cirio. Una buona norma che ha prodotto risultati positivi in pochi anni dalla sua applicazione. 

Seguendo il trend globale di crescita, negli ultimi vent’anni l’Italia ha visto aumentare sempre più il volume di gioco sul proprio territorio, posizionandosi al terzo posto dopo Giappone e Australia, sulla base del rapporto tra numero di abitanti e apparecchi da gioco disponibili. Nel 2016 era infatti presente un apparecchio ogni 132 abitanti.

In Piemonte, a partire dal 2016, anno di approvazione della legge, si è rilevata una decrescita del volume di giocate pari al -11% (572 milioni di euro). I dati parlano chiaro.

Il minor volume di gioco è correlato al volume di perdite da parte dei giocatori: anche in questo caso la relazione mette in luce un netto calo del -16.5% per il Piemonte, a fronte di una decrescita molto più lenta (-0,9%) per il resto del Paese. Questo significa che nel 2019 – anno in cui è entrata pienamente in vigore la legge del 2016, senza le ripercussioni socio-economiche della pandemia – i giocatori hanno perso 206 milioni di euro in meno rispetto a quanto avevano perso nel 2016. 

La legge 9/2016 stava dunque producendo i suoi frutti, confermandosi un impianto normativo virtuoso a tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione. Ne avevamo già parlato più dettagliatamente in un precedente articolo. 

 

PERCHÉ LA LEGGE 9/2016 FUNZIONA: DATI ALLA MANO

 

MIGLIORIAMO LA 2016!

A fronte di questi dati, riteniamo la sua abrogazione un’azione politica scellerata. Con la nostra azione di raccolta firme, vogliamo quindi ripartire dalla 9/2016 per migliorarla. Le nostre proposte migliorative prendono spunto da esperienze virtuose di altre Regioni e dal confronto con esperti che da anni lavorano nel campo delle dipendenze da gioco, del sovraindebitamento, delle povertà e del contrasto alle mafie. 

 

LE NOSTRE PROPOSTE

 

  • Osservatorio Regionale sul fenomeno delle dipendenze da gioco → L’Osservatorio è un organo di consulenza della Giunta regionale che resta in carica per l’intera legislatura. Include rappresentanza politica, ma anche tre esperti in materia, tre rappresentanti del terzo settore con comprovate esperienze sul gioco d’azzardo patologico, un rappresentante ente esperto in criminalità organizzata, un rappresentante fondazioni antiusura, un rappresentante per ogni ASL, tre rappresentanti per i tre sindacati CIGL, CISL, UIL; tre rappresentanti Comuni. Tra i compiti: relazione annuale, pareri e proposte alla Giunta, elaborazione linee guida e modalità per formazione obbligatoria di esercenti e operatori operanti nel settore, proposta Piano integrato. 
  • Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del GAP → L’Osservatorio propone al Consiglio regionale il Piano integrato, che ha validità triennale e che deve essere approvato entro quattro mesi. Il Piano integrato promuove e incentiva interventi di monitoraggio e prevenzione, avvia campagne annuali di informazione e giornate dedicate, monitora il numero dei controlli effettuati e le sanzioni comminate. 
  • Partecipazione del terzo settore all’attuazione della legge.
  • Ulteriori interventi → particolare attenzione a sensibilizzazione e prevenzione dei soggetti maggiormente vulnerabili; incentivi ai gestori che adottano un codice etico di autoregolamentazione, finalizzato a responsabilizzarli nella sorveglianza delle condizioni e delle fragilità dei giocatori. 
  • Luoghi sensibili → ai luoghi sensibili già individuati dalla legge 9/2016, si aggiungono università, asili e nido; centri di salute mentale; consorzi di servizi sociali; centri di aggregazioni per anziani; ludoteche; biblioteche pubbliche; money transfer; uffici postali; luoghi di culto.
  • Distanziometrovietare la collocazione di slot in locali che si trovano a una distanza dai luoghi sensibili inferiore ai 300m per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e di 500m per i comuni con popolazione superiore (come già previsto dalla legge 9/2016).
  • Comuni → i Comuni hanno la possibilità di pubblicare la mappatura dei luoghi sensibili e di individuarne di ulteriori. Inoltre, la collocazione di apparecchi rispetta le distanze anche quando il luogo sensibile è presente sul territorio di un comune limitrofo. 
  • Superficie espositiva → negli esercizi pubblici (bar, tabaccherie, ristoranti e simili), l’esposizione di biglietti o tagliandi di lotterie nazionali e a estrazione istantanea possono occupare massimo il 30% della superficie espositiva totale.
  • Chiusura sale gioco → massimo 10 ore di funzionamento (su 24), suddivise in almeno due fasce orarie.
  • Sanzioni → aumentano le sanzioni e i proventi sono destinati al 100% per iniziative promosse da associazioni a tutela dei consumatori, dei familiari delle vittime di gioco d’azzardo, per recupero di soggetti patologici, per finalità sociali o assistenziali. 
  • Incentivi → aumento dell’IRAP dello 0,92% per chi non rimuove apparecchi o li installa e una diminuzione dello 0,50% per chi rimuove apparecchi.

 

 

Rispetto alla 2021, dunque, la nostra proposta di legge: 

  • aumenta la tipologia di luoghi sensibili;
  • aumenta la distanza tra apparecchi di gioco e luoghi sensibili (da 400m a 500m per comuni oltre i 5000 abitanti);
  • riduce notevolmente gli orari di accensione delle slot (10 ore su 24h, contro le 14 o 16 ore della 2021);
  • dà la possibilità ai Comuni di individuare altri luoghi sensibili e di limitare ulteriormente gli orari di gioco;
  • reintroduce la retroattività, ovvero l’obbligo di spegnere tutte le slot machine che non rispettino il distanziamento, comprese quelle installate precedentemente all’entrata in vigore della normativa.

 

IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE

 

Leggi il testo completo della proposta di legge regionale di iniziativa popolare. 

Proposta di legge “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”

 

DOVE, QUANDO E COME FIRMARE

 

 

FIRMA E GIOCA CON NOI LA PARTITA CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO, I COSTI SOCIALI, LE RICADUTE SANITARIE, IL SOVRAINDEBITAMENTO E LE MAFIE

 

CHI PUÒ FIRMARE? 

Possono firmare tutte le persone maggiorenni iscritte alla liste elettorali del Piemonte. Per firmare, è necessario presentare un documento d’identità valido.

 

DOVE FIRMARE?

Sottoscrivere la proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” è semplice. Fino al 25 settembre 2022, sarà possibile firmare in diversi punti della Regione. Il calendario dei luoghi di raccolta firme e dei banchetti è già disponibile e in costante aggiornamento. Cerca il punto più vicino a te! 

CALENDARIO DEI BANCHETTI – CLICCA SU QUESTO LINK

 

COSA SUCCEDERÀ SE RACCOGLIEREMO 8000 FIRME?
Il Consiglio Regionale del Piemonte, in varie fasi e in diversi organi competenti, dovrà discutere la nostra proposta e metterla ai voti. 

 

GIOCHIAMO LA NOSTRA PARTITA

 

La proposta di legge di iniziativa popolare sarà affiancata da una campagna comunicativa dal titolo “Giochiamo la nostra partita”, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema. Interviste, analisi quantitative e qualitative sugli effetti del gioco patologico, comparazione tra l’attuale legge e quella che proponiamo. 

Seguici su Facebook e Instagram per non perdere i contenuti e gli approfondimenti. Condividi sui tuoi social network per far conoscere la nostra campagna!

 

SOSTIENI LA NOSTRA PARTITA

 

Puoi sostenere concretamente il progetto contribuendo alle spese per la realizzazione dei materiali e per la campagna comunicativa. Con la tua donazione difenderai la nostra proposta di legge, permettendoci di presentarla al Consiglio Regionale il prossimo autunno.

Puoi donare tramite bonifico bancario usando le seguenti coordinate:

COMITATO BENI CONFISCATI LIBERA PIEMONTE ONLUS

Banca Popolare Etica – sede di Torino

IBAN IT41G0501801000000011312816

Causale: SOSTEGNO CAMPAGNA GAP

Oppure puoi donare su Satispay, inquadrando il QR Code sottostante:

DONA SU SATISPAY

 

VUOI APPROFONDIRE?

 

Leggi la versione integrale della legge regionale 9/2016 e della legge regionale 19/2021.

Legge regionale n. 9 del 2 maggio 2016

Legge regionale n. 19 del 15 luglio 2021

 

SCARICA I MATERIALI DELLA CAMPAGNA


Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutt3!
“Giochiamo la nostra partita”
Firma e fai firmare la petizione.

Insieme, per la difesa delle fasce deboli, fragili, per una tutela della cittadinanza tutta, della salute e del lavoro, senza scorciatoie e passi indietro, contro scelte parziali e dannose.

 

Elenco degli enti promotori della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”: 

ACLI Città metropolitana di Torino APS | ACLI Piemonte | Acmos | Agesci Piemonte | ARCI Piemonte Aps | Associazione Alternativa A… ONLUS Domodossola | Associazione Articolo 47 Liberi dal Debito | Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII | Associazione Imprenditori per un’economia di comunione | Associazione Legal-Mente ODV Pianezza | Associazione Nazionale Famiglie Numerose | Avviso Pubblico | Banca del tempo “Tempo al Tempo” | Benvenuti in Italia | CGIL Piemonte | Cittadinanzattiva Piemonte APS | Comitato Beni Confiscati Libera Piemonte | Coop Arcobaleno | Delegazione Regionale Azione Cattolica Piemonte Valle d’Aosta | Federconsumatori Piemonte APS | Fondazione Antiusura San Matteo Onlus | Forum della Associazioni Familiari del Piemonte | GiochImpara | Gruppo Abele | La Scialuppa CRT Onlus | Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta | Libera Piemonte | Ludichieri | Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani Comunità Torino 3 | Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani Regione Piemonte | Movimento Consumatori Piemonte | Movimento dei Focolari | Movimento Mezzopieno | Movimento Slotmob | Ordine Assistenti Sociali Piemonte | Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Torino | Progetto Mondo MLAL | Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta | Sermig Fraternità della Speranza | Società Mutua Piemonte | Società San Vincenzo De Paoli Coordinamento interregionale Piemonte e Valle d’Aosta.