Piccolo Regio

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Cominciamo proprio da qui: chiediamo scusa per aver dovuto dire tanti "no". Chiediamo scusa a chi è rimasto a casa e non ha potuto godere dello spettacolo. Perchè Spettacolo è stato; di piccolo, ieri sera, abbiamo trovato solo il nome del teatro.
A cominciare dalla sorpresa della serata: il presentatore, in giacca e cravatta per l’occasione, Davide Mattiello. Il solito mattatore, che ha introdotto gli artisti, spiegando il senso delle esibizioni e soffermandosi spesso e volentieri sulle parole.
Al centro di tutto, la figura di Peppino Impastato, ma anche la madre Felicia, ricordata da Lucia Sardo in modo esemplare e da Flavio Oreglio con la canzone che sta accompagnando la veleggiata antimafia verso Cinisi.
E poi il Mago Sales, grande intrattenitore per i bambini, ma con trucchi che nascondono messaggi anche per gli adulti; e i musicisti del Conservatorio di Torino che hanno concluso, incantando con le note dei loro archi. L’applauso si è fatto incessante e in molti si sono alzati in piedi per salutare "Speranze" degli Harry Loman con la Tromba del Trambusto, ma l’oscar della serata lo assegniamo all’attesissimo duo Boosta-Caselli. La lettura della sentenza di condanna a Badalamenti, le ultime lettere di Aldo Moro, la prescrizione che salva Andreotti e il discorso di Calamandrei del 1955, hanno regalato brividi ed emozioni grazie alla voce del neo Procuratore della Repubblica di Torino e alla musica di accompagnamento di Dileo.
Nel mezzo, il discorso di Luigi Ciotti che ha voluto ricordare tutti i giornalisti vittime delle mafie, un modo per ricordare come l’informazione sia importante e come sia importante battersi perchè sia davvero libera.
A noi non resta che ringraziare tutti coloro che hanno partecipato: il loro contributo che va a rimpinguare il fondo destinato ai beni confiscati a Torino, è un segno tangibile di come la "società responsabile" voglia continuare, non solo a parole, la lotta contro le mafie.