Il festival “Libera quanto basta per…” si avvicina e vogliamo fare qualche riflessione su alcuni degli ospiti presenti alla rassegna e su altri che purtroppo in questa occasione non potranno esserci…
Partiamo da Giulio Cavalli,
Giulio è un artista, un attore, un nostro nuovo compagno di viaggio. Lo abbiamo conosciuto e incontrato alcuni mesi fa, dopo aver apprezzato la sua trasmissione web “Radio Mafiopoli” che sbeffeggia la mafia raccontando in modo documentato i fatti. Per noi, che ci ispiriamo a Peppino Impastato, che vedeva nella bellezza e quindi nell’arte, un antidoto alla rassegnazione, alla paura e all’omertà, incontrare Giulio è stato illuminante. Domenica 17 maggio a Cascina Caccia, Giulio proporrà una puntata di Radio Mafiopoli dedicata a Bruno Caccia.
Oggi Guilio ci sta ancora più a cuore perché, purtroppo, durante le indagini che hanno sventato l’ennesimo attentato allo straordinario sindaco di Gela, Rosario Crocetta, si sono ravvisati pericoli anche per il nostro amico Giulio Cavalli e, da allora, gli è stata assegnata una scorta. Immaginiamo come possa sentirsi un attore di teatro che ha scelto di coniugare arte e impegno, sentendosi piovere addosso il peso di un rischio per la propria incolumità e un servizio di protezione che speriamo si dimostri più umano di quanto abbiamo purtroppo imparato a conoscere nel caso Masciari. Immaginiamo le sue sensazioni in questi giorni e per questo ancor di più oggi lo sentiamo come un amico e un compagno di strada da non lasciare solo.
Venerdi 16 Maggio la serata del festival è dedicata a due altri cari amici e compagni di viaggio, Rosario Esposito Larossa e Lena Stornaiuolo. Rosario è cugino di Antonio Landieri, vittima innocente di mafia, nonostante gravi errori di inquirenti e giornalisti nella prima fase delle indagini lo indicassero affiliato alla camorra. Da allora Rosario ha iniziato una battaglia per dimostrare l’innocenza di Antonio. Oggi Rosario, nonostante la giovane età, è uno scrittore affermato e opera attraverso l’associazione Vo.DiSca per migliorare le condizioni di vita giovanili in un quartiere simbolo come Scampia, il suo quartiere. Con lui abbiamo preparato lo striscione che durante il 21 marzo a Napoli, ricordava il cugino Antonio, con lui abbiamo camminato sotto quello striscione per le strade di Napoli. Oggi Rosario e Lena ricambiano la visita offrendoci un reading teatrale basato sui loro scritti.
Pino, Marisa, Francesco e Ottavia Masciari invece non saranno al festival… Ieri hanno subito dai rappresentanti delle istituzioni di questo paese, l’ennesima umiliazione… dopo aver denunciato e fatto condannare numerosi esponenti della criminalità organizzata e della politica corrotta calabrese, da 12 anni chiedono due cose molto semplici: sicurezza e reintegro sociale. Diritti che dovrebbero essergli garantiti. Insomma, la normalità per una famiglia di persone oneste che ha avuto il coraggio di ribellarsi alle logiche mafiose. Nonostante l’interessamento della presidenza della Repubblica italiana, nonostante una sentenza del TAR che da sostanzialmente ragione ai Masciari, il “disonorevole MantoVano” ancora una volta ha preferito umiliare i Masciari affermando tra l’altro che “mai nei confronti di Masciari e dei familiari è venuta meno la protezione personale”. Mantovano: siamo testimoni anche noi, sappiamo che questa affermazione è falsa perchè con Pino in questi anni abbiamo passato molto tempo e abbiamo visto con i nostri occhi l’assenza totale di protezione in molti momenti cruciali.
I Masciari non saranno al festival perchè prepareranno le valige per un immediato trasferimento a Torino, la prima città a conferire loro la cittadinanza onoraria, dove noi li aspettiamo per continuare la lotta per il riconoscimento dei loro diritti, per accompagnarli quotidianamente e prenderci cura di loro visto che i rappresentanti delle istituzioni non vogliono farlo.
Per tenersi aggornati e stare vicini alla famiglia Masciari lasciate un commento sul sito di Pino e dei suoi Amici