Domenica pomeriggio è stato catturato il boss di Cosa Nostra Domenico Raccuglia dopo 13 anni di latitanza, 3 ergastoli a carico e colpevole insieme a Brusca del brutale assassinio del piccolo Di Matteo. Gli agenti della sezione Catturandi di Palermo lo hanno trovato in un appartamentino nei pressi di Calatafimi in provincia di Trapani. Criminale di primo spessore, uno dei più influenti e ricercati, dopo l’arresto di Bernardo Provenzano nel 2006.
A filmare in esclusiva i momenti successivi alla cattura c’erano le telecamere di teleJato. “Gli abitanti del paese si sono radunati intorno all’appartamentino e pur non conoscendo ancora l’identità dell’arrestato hanno applaudito nei confronti degli agenti – racconta Pino Maniaci – tra questi un ragazzo ha pronunciato queste parole “Io sto con Libera!”
All’arrivo a Palermo, gli uomini della catturandi sono stati accolti trionfalmente da numerosi cittadini tra i quali i ragazzi di Addio Pizzo che con la loro presenza hanno ribadito l’importanza di una società civile responsabile. Finalmente folla urlante (vedi sotto) che applaude e incita le forze dell’ordine e schernisce i mafiosi, invece delle scene tristi di altri momenti, in cui ci si scagliava contro i poliziotti, per difendere i criminali. Il boss è nudo, lui come tanti altri, non solo un bambino se n’è accorto!
L’unica nota amara che si può rilevare, in questa vicenda, è la seguente: non basta l’ennesimo successo, dell’antimafia repressiva, per sentirsi con la coscienza in pace; per ogni criminale o super latitante che si arresta, occorre chiedersi quanti sono ancora in libertà e in grado di delinquere. Non ci si ferma quindi, seppur dopo questa ennesima notizia, perchè la strada è ancora lunga.