Venerdì 22 ottobre a Cascina Caccia c’è l’Italia che resiste ma non solo.
Stiamo aspettando da anni il 2011, anno in cui avverranno le celebrazioni dei 150 anni dell’unità di Italia.
Dal 2007 LIBERA Piemonte attende questa ricorrenza e, nell’organizzare eventi pubblici e carovane estive, abbiamo sempre richiamato al senso di unità a partire dall’Italia che resiste alle mafie, che lotta per creare una società alternativa, che lavora per creare lavoro libero e pulito.
È questo il clima che si è respirato anche in questa serata che apre una nuova fase per LIBERA, un mese di dibattiti pubblici in tutte le province piemontesi per richiamarci a questo significato e per attendere Biennale Democrazia 2011.
Primo ospite intervenuto alla serata è Sergio Gonzales, un resistente messicano che da anni denuncia i Narcos, i pericolosi trafficanti di droga, e i numerosi femminicidi che in quella terra lontana vengono nascosti, mascherati, ignorati. Sergio Gonzales ha scelto di parlare, di non “farsi i fatti suoi”, di non accetare e per questo è stato più volte minacciato e vioentemente percosso.
Poi c’è Rosario Esposito La Rossa insieme a Lena, coraggiosa compagna di viaggio e di vita, da Scampia, da quel quartiere che sembra senza speranza. Rosario ha 22 anni, continua a vivere a Scampia. Ha deciso di non scappare e di creare lavoro in quel quartiere. Per questo crea insieme ad altri giovani una casa editrice in cui chiedere a Scampia di resistere e di sognare. Rosario parla di “Mostri”, il suo nuovo lavoro, un insieme di 44 racconti sulle atrocità del nostro tempo. Perchè? “Perchè quattrocento anni fa un vecchio sordo spagnolo Francisco Goya scrisse che il sonno della ragione genera mostri”.Rosario e Lena vogliono raccontare questi mostri nella speranza che la ragione si risvegli.
A concludere la serata c’è Francesco Galante della cooperativa di Libera Terra dedicata a Placido Rizzotto ospite da qualche giorno di Cascina Caccia. Francesco è a Torino per intervenire al Salone del Gusto per parlare dei nuovi e buoni prodotti che sanno di legalità e riscatto, che arrivano dai terreni confiscati alle mafie.
Una serata importante, bella che ci dice di un legame, che ci parla di giustizia, che ci ricorda che in questo paese e in altri paesi c’è ancora chi resiste e dedica la sua vita per il bene di tutti.
Concludo con la dedica che Rosario ha scritto sulla copertina del suo libro che ora è in Cascina Caccia:
“Tutti vivono nelle fogne, ma solo alcuni guardano le stelle”