Nichelino: appalti in diretta

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Capita spesso, camminando sui marciapiedi di molte città, di dover far slalom tra paletti e segnalazioni dei cantieri per i lavori pubblici. Altrettanto spesso succede che attorno alle paratie dei cantieri si vedano osservatori muoversi lenti. Pensionati con una discreta disponibilità di tempo libero che si fermano a studiare lo stato dei lavori nei cantieri delle loro città. Si appassionano e tornano giorno dopo giorno. Come le mogli a casa guardano “Un posto al sole” loro si interessano ad altri protagonisti: il saldatore dei tubi del teleriscaldamento piuttosto che il muratore dei giardinetti dove portano i nipotini. Sono un pubblico silenzioso ma attento. Ma al contrario delle mogli riescono ad avere con gli interpreti del loro spettacolo rapporti meno idealizzati, più diretti. In molti cantieri manca la meravigliosità plastica figlia della Tv, mancano le luci, le telecamere e i jingle. Una controindicazione per questo nuovo tipo di target è la tendenza a identificarsi con gli addetti al controllo e alla sicurezza sul lavoro, se non addirittura con le forze dell’ordine in cerca di anomalie penali gravi. In realtà anche questo sintomo non è cosa nuova: basta ricordarsi quei trenta e più milioni di allenatori che nascono davanti al televisore ogni volta che gioca la nazionale italiana.
Fenomeni nazionali insomma.

Da uno dei tanti piccoli comuni italiani è partita una delibera che agevolerà questa platea e correrà anche il rischio di rendere finalmente accessibile la materia degli appalti pubblici.
Dal 12 ottobre del 2010 la Giunta Comunale di Nichelino (To) si è dotata di una norma sugli appalti che ha seri obiettivi. Tuttaltro che mediatici o pubblicitari. La proposta riguarda i bandi di gara dei lavori pubblici e le nuove disposizioni in merito alla qualità e trasparenza degli appalti.
Per farcela spiegare abbiamo intervistato direttamente l’assessore che l’ha elaborata. Trovarlo non è stato difficile: è Diego Sarno, assessore alle politiche giovanili, trasparenza legalità, innovazione tecnologica, pace, pro-loco, grandi eventi.
“La proposta è nata dal confronto con altri amministratori e sindaci – ci racconta – con due obiettivi: trasparenza e selettività. La selettività è contenuta nelle prime tre richieste che formula la delibera”. Alle ditte aggiudicatarie nei bandi di gara viene richiesto di fornire nell’ordine:
L’elenco degli ultimi appalti affidati nei 5 anni precedenti con la tipologia di lavori svolti, luogo e costo dell’appalto.

L’estratto sintetico dell’ultimo bilancio d’esercizio dell’impresa.
La dichiarazione relativa all’incensuratezza di amministratori e legali rappresentanti del soggetto affidatario, estesa a sentenze non definitive.
Sarno precisa: “ovviamente queste richieste non servono a escludere coloro che non corrispondono ai gusti della Giunta di Nichelino: sarebbe illegale. Ci serve solo per capire con chi stiamo lavorando, e in cosa è specializzato. Non stiamo giudicando, ci interessa sapere e far sapere ai cittadini”.
La seconda parte della proposta è proprio quella relativa al pubblico di osservatori descritto a inizio articolo. “Chiediamo alla ditta aggiudicataria di pubblicare sul sito internet del Comune di Nichelino il cronoprogramma dei lavori. Vorremmo insomma che i cittadini possano controllare gli stati di avanzamento e i certificati di pagamento degli stessi lavori tramite foto e rapporti periodici. Se qualche scadenza non viene rispettata il motivo deve essere evidente a tutti. Quando ci sono i mondiali di calcio noi italiani diventiamo tutti allenatori, quando ci sono le strade interrotte o i percorsi deviati diventiamo tutti ingegneri urbanisti. Per poter contribuire, come molti cittadini vorrebbero, servono dati e informazioni, reali”.

La proposta è stata approvata all’unanimità dalla Giunta di Nichelino che ha dato eseguibilità immediata. La prima gara vinta, alla luce di queste nuove norme riguarda la ricostruzione dell’ex Cascina Nicodemo nel Borgo Antico destinata a divenire il futuro Centro di Cultura Giovanile di Nichelino.

3 thoughts on “Nichelino: appalti in diretta

  1. buie Reply

    definirle “cazzate” mi pare molto propositivo e soprattutto un buon metodo di confronto, da dove traspare tutta la sintesi d’un ragionamento che, sono sicuro, è stato fatto..
    a mio parere è una buona pratica politica, è il cominciare ad addentrarsi in un territorio troppo permeabile al malaffare. solo l’inizio, certo. ma un atto estremamente pratico. uno strumento da modificare, migliorare, magari stravolgere, ma sicuramente una buona base da cui partire. informare perchè ognuno si possa creare una propria opinione, perchè la democrazia presume la formazione per poter esprimere un giudizio. per poter scegliere necessitiamo di quella cultura che dobbiamo crearci, ed è compito delle Istituzioni rimetterci gli strumenti per formare nostre idee.
    io ci credo, e su queste “cazzate” continuo ad andare avanti..

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