E!State Liberi!

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Non per tutti l’estate è stata la vendemmia del diavolo, come spesso ha ammonito qualcuno. Anche quest’anno, per tutta la stagione estiva, migliaia di giovani in tutta Italia si sono spesi, con energia ed entusiasmo, sui campi di lavoro nei beni confiscati, che Libera organizza, ormai da qualche anno. Ne trovate ampia testimonianza, sul sito di Libera, a questo link.

 

Certo in Piemonte non potevamo essere da meno.

 

E così gruppi di giovani, principalmente scout, sono arrivati da mezzo stivale, in quel di San Sebastiano Po, per dare una mano ad abbellire Cascina Caccia. Ragazze e ragazzi genovesi, brianzoli, vicentini, bolognesi, torinesi, modenesi, milanesi, trentini, più un gruppo di minorenni da tutta Italia.

 

A loro il ringraziamento per il lavoro compiuto con passione e grande lena: dalla verniciatura delle cancellate, al taglio dell’erba intorno ai noccioli, dalla costruzione delle recinzioni per gli animali, a quella della scala per il noccioleto, dal riordino della cantina, fino a quello dei magazzini.

 

Il tutto tra l’euforia, la fatica, le formazioni (su Libera, mafia e politica, i beni confiscati), grazie ad ospiti generosi (Giuseppe Salerno, gip dell’operazione Minotauro, Davide Pati, Francesca Rispoli, Gabriella Stramaccioni, dell’ufficio nazionale di Presidenza di Libera), le zanzare immancabili, le preghiere, misteriosi riti di iniziazione e le condivisioni, ma soprattutto (certo per alcuni gruppi) le incredibili dipendenze da giochi, più o meno di ruolo: impossibile non citare il gioco “Lupi e contadini”, vera e propria perversione di veneti e lombardi (con una variante curiosa di “Mafiosi e cittadini”, creata dal gruppo di Genova); o uno strano gioco fisico, incrocio curioso di immobilità ninja e velocità di esecuzione, patrimonio del gruppo di Bologna.

 

E grazie a Isabella, instancabile Regina anche quest’anno; a Sara e Roberto, guardiani del faro; e a tutti gli altri: Stefano Edo, Nick, i fratelli Salemi, Macca, Luisa e Daniele, Furio, Federica, Andrea Gaudino, Erika e Toni, il Sindaco e Clara (from Biella), Ignazio e sua moglie, e tutti quelli, sperando di non averne dimenticati, che hanno dato una mano.

 

Forse, arrivati alla fine di quest’articolo, non si saranno colti tutti i riferimenti, perchè solo chi c’è stato poteva comprendere fino in fondo.

Abbiate pazienza.

 

Motivo in più per esserci la prossima estate.

 

Arrivederci!

Andrea Zummo