Libri contro le mafie

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Qualche lettura a tema mafia, per chi volesse gradire.

Sul fronte della saggistica “Lo stato illegale. Mafia e politica, da Portella della Ginestra a oggi”, di G. C. Caselli e G. Lo Forte, compendio efficace e chiarissimo dei rapporti tra Cosa Nostra e un pezzo di mondo politico, negli ultimi 70 anni. Del professore Rocco Sciarrone vanno citati, almeno, “Le mafie nell’economia legale” (scritto con Luca Storti) e “Le mafie del nord”, testi molto utili per cogliere le evoluzioni delle mafie odierne, nelle connessioni tra tessuto politico, economico e sociale, soprattutto al nord. A questo proposito merita una lettura anche “Passaggio a nord” (EGA, 2010), di Nando dalla Chiesa.

Per chi volesse riscoprire la figura di Giorgio Ambrosoli (1933-1979), avvocato e commissario liquidatore delle attività finanziarie di Michele Sindona e da quest’ultimo fatto assassinare, due bei titoli sono “Un eroe borghese” (Einaudi, 1991) di Corrado Stajano e “Qualunque cosa succeda” (Sironi editore, 2009), scritto dal figlio di Ambrosoli, Umberto. Sulla vicenda di Bruno Caccia (1917-1983), a noi tanto cara, “Il giudice dimenticato” di N. Tranfaglia (Narcomafie, 2013) e “Tutti i nemici del procuratore” (Laterza, 2017), di Paola Bellone. Rimanendo su questo versante, “L’assedio” di Giovanni Bianconi (Einaudi, 2017), che rievoca gli ultimi anni di Giovanni Falcone e “Il vile agguato” di E. Deaglio (Feltrinelli, 2012), che racconta la strage di via d’Amelio, in cui morirono Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.

Sul fronte della narrativa, da citare almeno “Dieci”, Andrej Longo (Einaudi, 2007), raccolta di racconti su Camorra e dintorni. In proposito anche il bel libro di Lorenzo Marone “Un ragazzo normale”, (Feltrinelli, 2018), che racconta la vicenda di un ragazzino napoletano, vicino di casa del giornalista Giancarlo Siani.

In più, “Fine pena: ora” (Sellerio, 2015), di Elvio Fassone: vicenda autobiografica del giudice Fassone e della corrispondenza epistolare, durata trent’anni, con il giovane Salvatore, cui il magistrato aveva inflitto l’ergastolo.

In ultimo, “Eterni secondi” (Einaudi, 2019), dell’amico Rosario Esposito la Rossa: un libro dedicato a più o meno celebri storie di sport, dove la determinazione ha sconfitto il razzismo, la generosità la discriminazione, il fair play la violenza. Qualcuno potrebbe dire che non c’entra con le mafie: siete davvero sicuri? Aspettiamo la prossima fatica letteraria di Rosario per questa primavera!

Se poi questi titoli non bastassero, si possono sempre spolverare i grandi classici, come “Il giorno della civetta”, di Sciascia, “Il gattopardo”, di Tomasi di Lampedusa, o “I promessi sposi”, di Manzoni che, detto per inciso, parla anche di peste!

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