Tintinnio di manette

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mafioso_1img_assist_customAi più attenti non sarà sfuggito, nelle ultime settimane di questo 2008, un clamoroso giro di vite nei confronti delle organizzazioni mafiose. Il maxiblitz contro Cosa Nostra, alcuni giorni fa, denominato “Operazione Perseo”, ha portato all’arresto di poco più di un centinaio di affiliati alla mafia siciliana; uno di questi, Gaetano Lo Presti, capo mandamento di Porta Nuova, si è impiccato in carcere poco tempo dopo.
In Calabria due super-latitanti, nella lista dei trenta più pericolosi, sono stati arrestati: Pietro Criaco e Giuseppe di Stefano.
Continuano, inoltre, le operazioni contro la Camorra e i conseguenti processi (guarda qui).
Infine, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, annuncia che nel 2008 sono stati sequestrati beni ai mafiosi, per un valore di 4 miliardi di euro.
Tutte questi dati non possono che essere giudicati positivamente, sono la dimostrazione del livello di guardia degli apparati dello Stato, meritano un plauso per la il grande lavoro che si intuisce alle spalle, nella quotidianità poco sbandierata nei salotti televisivi. Allo stesso tempo, tuttavia, fanno riflettere. I facili teoremi della fine della mafia, con gli arresti eccellenti (i Lo Piccolo, Provenzano), si sgretolano a fronte di questi dati: le mafie hanno ancora la capacità di rinnovarsi e di creare nuovi capi. In più, la sempre maggiore difficoltà a processare le collusioni e commistioni tra il potere criminale e quello politico, suggerisce che la battaglia al cosiddetto “terzo livello” sembra una partita persa o per lo meno abbandonata.
La repressione militare contro le mafie, avvenuta in queste ultime settimane, ci mostra, paradossalmente, il buono stato di salute delle medesime. La strada da percorrere è ancora lunga, casomai qualcuno avesse frainteso.
Auguri per un buon 2009!

One thought on “Tintinnio di manette

  1. aric Reply

    Io avevo sentito che i militari a napoli confessavano di non sapere nè come comportarsi nè quale fosse il loro scopo .
    Però è una mia impressione o in questi ultimi anni si parla molto di più della mafia?

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