L10 Torino: verso la piattaforma finale

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Dopo una prima fase di confronto e dibattito per selezionare le tematiche da proporre alla politica, in vista delle prossime elezioni comunali della nostra città, per L10 Torino è giunto il momento di tirare le fila. Dalle numerose proposte arrivate, la Segreteria di Libera Piemonte ha distillato una piattaforma contente 10 punti. Una bozza, frutto del confronto e delle votazioni alle quali hanno preso parte le realtà attive nella fase preliminare di questo percorso.


Sino al 13 settembre sarà possibile emendare i contenuti della piattaforma, avanzando delle proposte per una migliore trattazione delle tematiche da sottoporre ai rappresentanti torinesi.

Gli emendamenti devono essere inviati alla mail segreteria@liberapiemonte.it entro il 13 settembre.

Il 18 settembre, invece, saranno discussi e votati gli emendamenti pervenuti in un incontro conclusivo alla Fabbrica delle “e” in corso Trapani.

Da quel giorno partirà ufficialmente la campagna di Libera per presentare alla politica e alla cittadinanza i contenuti di L10 Torino.


Di seguito trovate la bozza della piattaforma e per maggiori informazioni visitate il sito di L10


1. Chiediamo di non candidare persone rinviate a giudizio o condannate per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione.
2. Chiediamo maggiore trasparenza amministrativa partendo da bilanci più accessibili e leggibili per la cittadinanza.
3. Chiediamo di inserire nuovi parametri per il controllo della fase di aggiudicazione degli appalti e garantire che non possano partecipare alle gare d’appalto ditte che hanno avuto contenziosi per il lavoro nero (per ex. negli ultimi 5 anni) e che non garantiscono determinati standard qualitativi (da definire con apposito regolamento).
Inoltre chiediamo di inserire nuove clausole che rendano possibile la revoca dell’appalto già assegnato.
4. Chiediamo di garantire la sicurezza degli edifici scolastici: il Comune deve fornire locali idonei e garantirne la manutenzione ordinaria e straordinaria, nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Chiediamo un’attenzione particolare all’interazione con i disabili e alle famiglie giovani con figli piccoli.
5. Chiediamo di sostenere l’aggregazione e la partecipazione dei giovani, lavorando in particolare sulla media education, valorizzando il rapporto con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico.
6. Chiediamo l’inserimento, all’interno dei bandi, di clausole che permettano di incentivare il lavoro giovanile e che garantiscano la clausola sociale.
7. Chiediamo di riproporre con forza progetti di cohousing e mix sociale, migliorando il servizio LOCARE e la gestione del servizio case popolari, fino a prevedere interventi per dare valore alle rappresentanze sindacali per gli inquilini e creare un coordinamento delle case popolari.
8. Chiediamo il coinvolgimento delle cooperative sociali di tipo B, e non solo delle società private, nel processo di privatizzazione delle ex municipalizzate come l’AMIAT. Chiediamo altresì che non venga comunque privatizzata la gestione di beni comuni fondamentali come l’acqua.
9. Chiediamo maggiori garanzie di diritti alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità e di politiche sull’immigrazione che prevedano percorsi di protezione, di integrazione, di advocacy e di incontro tra italiani e stranieri per contrastare atteggiamenti razzisti e xenofobi.
10. Chiediamo che gli sforzi culturali ed economici per le manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e in particolare la mostra “Fare gli Italiani” non vadano sprecati: la mostra potrebbe diventare un laboratorio permanente di riflessione e formazione a partire dallo snodo inclusione/esclusione, con l’obiettivo di capire il senso che questo binomio ha assunto nella storia e assume nel presente della nostra città.