“Io sono Piera Aiello, e voglio riprendermi il mio nome.”

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Si è conclusa con il coraggio di Piera, la serata di martedì al Teatro Gobetti. Orme e il gruppo teatrale Camaleonte hanno messo in scena attraverso due spettacoli le storie dei testimoni di giustizia. I Camaleonti sono spuntati dal pubblico, come le tante voci delle persone che hanno deciso di uscire dal silenzio. Il gruppo di Orme, invece, ha raccontato la storia di Rita Atria, “giovane donna”, come la definisce sua cognata Piera, esposta alla solitudine dalla scelta di denunciare i suoi stessi familiari e collaborare con il giudice Borsellino, alla cui morte non ha retto. Rita si è tolta la vita nel 1992, ancora adolescente.

 

Sono state soprattutto altre donne a parlare di lei, salendo sul palco.

Le attrici, con i loro gesti.

Nadia Bertuglia, presidentessa dell’associazione Orme, ha presentato il lavoro di chi ne fa parte e lasciato parlare il suo violino.

Maria José Fava, referente di Libera Piemonte, ha ribadito la vicinanza di Libera ai testimoni di giustizia, e l’importanza fondamentale dell’impegno paziente e quotidiano.

Pietra Selva Nicolicchia è irrotta sul palco insieme ai suoi attori, al grido di “piglia lu bastone e tira fora li denti”. Ha difeso con passione il teatro d’impegno civile, del fare arte con un significato autentico.

Piera Aiello, cognata, amica, confidente di Rita, ha evocato con tenerezza, sorridendo, le “vacanze romane” trascorse insieme a lei dopo la fuga dal loro paese di nascita. Ma ha anche raccontato le difficoltà della vita sotto copertura, con un altro nome, in un altro luogo.

L’ultima donna è stata solo nominata da Piera. Si tratta di sua figlia, Vita Maria Atria. Aveva solo tre anni quando è iniziata la sua vita di esule. Ora, superati i venti, richiama sua madre a confrontarsi con quella scelta, con un’esigenza elementare: riprendersi il proprio nome. Nome che non ha mai usato, che sarebbe verosimilmente un peso ingombrante. Ma che sarebbe in grado di sopportare, con la forza tipica delle donne che l’hanno preceduta. Piera è d’accordo con lei. E noi siamo sempre con loro.

 

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