L6 a Rivarolo: Zucco Chinà rifiuta di firmare

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rivarolo foto

Lunedì si è tenuta la presentazione della piattaforma L6 di Libera, realizzata dal Presidio di Cuorgnè, per le elezioni comunali di Rivarolo. È la prima volta che Libera Piemonte si trova a sottoporre una piattaforma ai candidati sindaco in un comune sciolto per mafia, situazione che si ripeterà questa domenica a Leinì.

I sei punti previsti dalla piattaforma riguardano l’educazione alla legalità, la trasparenza amministrativa di candidati e provvedimenti, la gestione di appalti ed edilizia evitando il sistema del massimo ribasso, la non candidatura di sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza della ex giunta sciolta per condizionamenti mafiosi e, infine, politiche di stato sociale e beni pubblici, legate ad esempio al gioco d’azzardo. I punti sono articolati con diverse specificazioni, ed è stato chiesto ai candidati di firmare ogni singolo paragrafo.

All’evento, molto partecipato da parte dei cittadini, presenti nella misura di alcune centinaia, hanno preso parte tutti i candidati: Alberto Rostagno di Rivarolo Rinasce, Marina Vittone di Rivarolo Sostenibile, Alessandro Chiapetto del Movimento 5 Stelle, Renato Navone (Rivarolo e Frazioni) e Martino Zucco Chinà di Riparolium.

 

Mentre i primi due candidati hanno sottoscritto in toto la piattaforma, Chiapetto ha firmato tutti i punti apportando qualche postilla per rendere la piattaforma più adatta al suo punto di vista. Navone non ha firmato invece due punti.

 

Si è però verificato anche un unicum nella storia delle piattaforme sottoposte ai candidati in campagna elettorale: il candidato Zucco Chinà, ex assessore alla cultura e all’istruzione nella giunta comunale sciolta, ha rifiutato in toto la piattaforma. Non acconsentendo a firmare alcuna delle proposte, ha aggiunto una frase che consideriamo di grande peso: “la legalità è un tecnicismo per burocrati”, di fatto svuotando di senso una parola fortemente significativa. Il fatto che ciò avvenga, come detto, in un comune sciolto per mafia, aggrava la situazione.

One thought on “L6 a Rivarolo: Zucco Chinà rifiuta di firmare

  1. Gabriele Guabello Reply

    Purtroppo è tutto vero, è accaduto veramente. L’articolo, inoltre, è molto soft rispetto a quello che si è visto “dal vivo”. Purtroppo Zucco Chinà non si è limitato a NON firmare ma ha attaccato in prima battuta i “12 ragazzi di Cuorgnè” (parole testuali)dicendo che non si voleva far dettare la linea dai sopracitati “12 ragazzi di Cuorgnè”. Poi ha attaccato un ragazzo del Presidio di Cuorgnè per non essersi esposto “in prima persona” entrando nella “contesa elettorale” ma celandosi dietro un vessillo quale quello di Libera. Scontato dire che si è inimicato la platea che non lo ha certo risparmiato. Insomma per sconfiggere la Mafia in Canavese e in Piemonte la strada è ancora lunga, ma si può ancora vincere la battaglia per la legalità.

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