Era la sera del 24 marzo del 1987 ed Amedeo Damiano stava tornando a casa dalla famiglia, dopo una giornata di lavoro. Nell’androne di casa lo attende un uomo distinto che estrae una pistola e ne nasce una colluttazione. Un altro uomo entra nell’androne della palazzina in centro a Saluzzo e spara. Amedeo Damiano viene raggiunto da 5 colpi e giace in una pozza di sangue. Dopo 100 giorni Amedeo Damiano, dirigente dell’USSL di Saluzzo, l’azienda ospedaliera della cittadina in provincia di Cuneo, muore.
Abbiamo raccontato questa storia dimenticata, quella di una vittima, di un padre, di un amministratore pubblico assassinato perché stava faceva bene il suo lavoro, cercando di riportare la legalità e il rispetto delle regole all’interno dell’ospedale di Saluzzo.
Una storia giudiziaria complicata a portato a conoscere gli esecutori materiali e il movente, ma non i mandanti.
Nel video raccogliamo le testimonianze di Giovanni, figlio di Amedeo e di Sergio Anelli, autore di un romanzo su questo assassinio.