#Liberaidee: presentazione del rapporto

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Liberaidee: presentazione del rapporto sulla percezione di mafia e corruzione in Piemonte
martedì 15 gennaio – h 11.00 – Campus Luigi Einaudi (Aula F2)
con: Gian Carlo Caselli, ex magistrato e Presidente Onorario di Libera
Francesca Rispoli, responsabile nazionale del progetto LiberaIdee
Rocco Sciarrone, docente di di Sociologia delle Organizzazioni Criminali

 

Le mafie sono considerate un fenomeno globale ma non socialmente pericoloso.

Per i piemontesi, tra le attività principali della mafia in Piemonte vi sono: il traffico di stupefacenti, l’infiltrazione negli appalti, la corruzione dei funzionari pubblici, il lavoro irregolare, l’estorsione, il riciclaggio di denaro e lo sfruttamento della prostituzione. Nonostante i molti campi di intervento illecito, in pochi considerano le mafie organizzazioni capaci di togliere il lavoro, un terzo le ritiene socialmente pericolose.

I cittadini non prendono parte alla vita pubblica, dimostrando in modo cristallino la sfiducia nei confronti delle istituzioni.

La corruzione è considerata diffusa, soprattutto nella sfera politica e dell’imprenditoria tanto che in molti “l’hanno toccata con mano”. Ma il Piemonte, tra le regioni del Nord, ha la percentuale più alta sulla mancanza di denuncia, tanto da considerare la corruzione un fatto normale.

In molti conoscono l’esistenza dei beni confiscati ed attribuiscono un valore positivo al loro riutilizzo sociale. Eppure, nella nostra regione, la percentuale di riassegnazione del patrimonio mafioso è la più bassa in Italia.

Questi sono alcuni dei dati emersi dal lavoro di analisi di Liberaidee, un percorso iniziato nel 2016, rimettendo al centro dell’agire di Libera l’importanza della ricerca sociale come strumento di ascolto dei territori.

Una ricerca quantitativa e qualitativa sulla percezione di mafia e corruzione in Italia, condotta attraverso interviste fatte tra la popolazione ed analizzate da un comitato scientifico di docenti ed esperti del tema.

In Piemonte la ricerca quantitativa di Liberaidee ha coinvolto un numero significativo di soggetti: sono stati infatti 2.137 i questionari compilati, pari a oltre il 20% dei rispondenti del campione nazionale. Questi dati sono stati elaborati da Joselle Dagnes e Davide Donatiello, con la supervisione del Professor Rocco Sciarrone dell’Università di Torino.

All’analisi quantitativa, si affianca anche quella qualitativa, fatta attraverso delle interviste ai presidenti regionali delle 12 associazioni datoriali di categoria.

Altro importante spunto di riflessione è fornito dall’analisi sulla presenza dei beni confiscati in Piemonte, realizzata dall’Osservatorio Regionale di Libera, che fotografa lo stato dell’arte sui patrimoni sottratti alle mafie.

Questi approfondimenti hanno portato alla realizzazione di un dossier che verrà presentato, martedì 15 dicembre alle ore 11, presso il Campus Luigi Einaudi (Aula F2), Lungo Dora Siena 100 A, con la presenza di Gian Carlo Caselli, ex magistrato e Presidente onorario di Libera; Francesca Rispoli, responsabile nazionale di Liberaidee; Rocco Sciarrone, docente di Sociologia delle Organizzazioni Criminali dell’Università di Torino.

LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI 
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L’evento è inserito nel programma di formazione ed aggiornamento dell’Ordine dei Giornalisti.

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