Nel pomeriggio di martedì 18 agosto, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha incontrato a Courmayeur Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e dellassociazione Libera, da anni impegnato nella lotta contro la mafia. Ed è proprio di iniziative a favore della legalità che si è parlato nellappuntamento di oggi. In particolare, si è affrontata la possibilità di un intervento della Regione per lattuazione di un progetto di recupero e di riutilizzazione sociale di un bene confiscato alla mafia in Piemonte: la Cascina Bruno e Carla Caccia, nel comune di San Sebastiano da Po, vicino a Chivasso, intitolata a Bruno Caccia, Procuratore della Repubblica ad Aosta, negli Anni Sessanta.
Ledificio, di proprietà del Comune e gestito dal Gruppo Abele, è destinato ad essere riutilizzato ai fini sociali dellassociazione, che intende farne la sede di progetti per attività agricole che possano coinvolgere giovani in difficoltà.
Nellaprile scorso, la Cascina Caccia è stata inoltre già meta degli studenti valdostani che hanno aderito al progetto, che da anni coinvolge lAssessorato istruzione e cultura Sovrintendenza agli Studi e il Sindacato autonomo di Polizia, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale, il Comune di Aosta e la Questura, Il Percorso della legalità.
«Nellincontro con Don Ciotti spiega il Presidente Rollandin abbiamo valutato la possibilità di un protocollo di intesa tra la Regione, il Comune di San Sebastiano da Po e il Gruppo Abele, affinché si possa dare concretezza ad un impegno già preso in Consiglio regionale, volto alladesione della Valle dAosta ai progetti di recupero e di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. Credo sia questo, per unamministrazione, un gesto doveroso e concreto per contribuire a far crescere i nostri giovani in una società alternativa alle mafie e ad ogni genere di sopruso della libertà».
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Fonte: Presidenza della Regione Ufficio stampa Regione Autonoma Valle dAosta