Il gioco d’azzardo patologico in Italia

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grossocommodo

 

La spesa media degli italiani in gioco d’azzardo del 2012 ha toccato gli 80 miliardi di euro. Lo Stato ci guadagna circa 12,5 miliardi l’anno. Quella del gioco d’azzardo è, per fatturato, la quinta attività d’impresa in Italia.
Ma il gioco ricreativo può trasformarsi in patologico.
I giocatori patologici rappresentano l’1-3% sul totale dei giocatori d’azzardo. Secondo i dati raccolti da Alea, l’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo, le vittime del gioco patologico in Italia sono circa 700 mila.La patologia comporta perdita di controllo e dipendenza, con impatto a volte devastante sia sul giocatore che sulla sua famiglia. Tutto questo è frutto di un processo di deregulation del settore; di una pubblicità pervasiva ed ingannevole; di una mancanza di tutela da parte dello Stato nei confronti dei suoi cittadini. Senza dimenticare gli interessi enormi della criminalità organizzata in un settore economico ben poco regolato da norme stringenti. Questi gli argomenti affrontati nel convegno organizzato il 26 novembre 2013 a Torino dal Gruppo Abele, Libera, I.P.S.E.G. e Laboratorio di Gruppo Analisi.

Nel video le interviste a Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte; Leopoldo Grosso, vice presidente del Gruppo Abele; Stefano Commodo, avvocato; Pierluigi Contucci, docente di matematica all’Università di Bologna.

 

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