Armonia, in ricordo di Bruno Caccia

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Armonia, L’arte Libera il Bene” è il titolo della rassegna artistica musicale che giunge quest’anno alla sesta edizione. Nella splendida cornice di Cascina Caccia, bene confiscato alla ‘ndrangheta – oggi luogo di partecipazione, cultura e di produzione di economia legale – l’arte si mette a servizio dell’impegno contro le mafie, con l’obiettivo di educare alla difesa della bellezza, del bene comune e dell’etica. Valori fondamentali per essere cittadini consapevoli e attivi nel contrasto di tutte le forme di illegalità. Una tre giorni di musica organizzata da Libera, Acmos e Gruppo Abele per rieducarsi alla bellezza, contro la rassegnazione e l’omertà. La rassegna è dedicata alla memoria di un servitore dello Stato, freddato per volere della ’ndrangheta per il suo impegno e il suo alto senso del dovere: il Procuratore Bruno Caccia, ucciso a Torino, il 26 giugno 1983 per il quale è stata condannato all’ergastolo, quale mandante, Domenico Belfiore, esponente di spicco della malavita trapiantata ai piedi della Mole e che in questa Cascina, oggi luogo di cultura confronto e lavoro legale, ha vissuto per anni.

 

Ogni sera di Armonia prevede una gradevole cena coi prodotti del territorio, preparata in collaborazione con la Cooperativa Nanà e i ragazzi dell’istituto alberghiero Beccari di Torino. A seguire il concerto e la possibilità di visitare le mostre allestite (Collezione Carla&Bruno Caccia; La sezione sulle mafie allestita in occasione di “Fare gli Italiani”; la Mostra Esistenzialisti per gioco”, organizzata dal gruppo Musicale quindi e la Mostra fotografica educativa territoriale minori di Chivasso della Coop. Animazione Valdocco) INGRESSO 10€ (cena + consumazione + spettacolo), 5€ (solo spettacolo) o 25€ (abbonamento alle 3 serate) PARCHEGGIO al cimitero di San Sebastiano, servizio navetta gratuito dalle 19.00 a fine serata

 

VENERDì 20 Saluto del Sindaco di San Sebastiano da Po e intervento di Davide Mattiello, parlamentare e membro della Commissione Antimafia Concerto di String Trio Maya – Fulvio Chiara String Trio Maya (Teodora Gapik, Datça Ayben Soytuna e Sureymis Tapanes) è un trio d’archi che nasce nel 2013 dall’incontro di tre culture diverse, quella macedone, cubana e turca, per dare vita ad un gruppo eclettico che ama fare musica classica e non solo. A seguire nella serata suonerà un quartetto jazz che nasce dalla collaborazione di un trio di giovani musicisti torinesi (Giancarlo De Fiore, Davide Lanza e Federico Griso) con il celebre trombettista Fulvio Chiara. Vincitore di diversi premi come miglior trombettista solista, vanta numerose collaborazioni con orchestre, gruppi e artisti. La sua discografia conta come Sideman la partecipazione a 16 dischi con autori del calibro di Gianni Basso, Franco Cerri, Buena Onda, Augusto Martelli, Gipo Farassino, Tullio de Piscopo, e Andrea Pozza

 

SABATO 21 Intervento dei familiari di Bruno Caccia Concerto degli El Tres Mario Congiu (chitarra e voce), Rhobbo Bovolenta (chitarra e voce), Lallo Mangani (basso ) e Vito Miccolis (percussioni) sono gli El Tres, gruppo rock torinese con 3 album all’attivo e tanti anni di musica alle spalle. Attivi anche nel mondo del teatro, nel 2007 realizzano la colonna sonora dello spettacolo “In un volto che ci somiglia” con Luca Zingaretti e Paola Cortellesi e successivamente con Monica Guerritore e Umberto Orsini. Nel 2012 sono la band dello chansonnier piemontese Gipo Farassino in uno spettacolo dal titolo “Com’è bello protestare da Trieste in giù”. Caratteristici per il linguaggio rock ‘n’ roll che attinge dal bluegrass e dal folk e il suono pulito… corde e legno!

 

DOMENICA 22 Intervento di Gian Carlo Caselli, ex procuratore capo di Torino Concerto degli Statuto Nati nel 1983 prendono nome dalla piazza dove si ritrovano i Mods a Torino, dei quali sono diventati l’espressione musicale anche a livello nazionale. Primi in assoluto in Italia a suonare ska con testi in italiano. Irriverenti come quando partecipano al festival di Sanremo con la canzone “Abbiamo vinto il festival di Sanremo” (1991), combattivi e arrabbiati come nel libro di Oskar “Il migliore dei mondi possibili” che racconta di una Torino di cemento, di risse e derby infuocati, impegnati come quando devolvono i proventi dei diritti SIAE della loro antologia “I campioni siamo noi” (2003) al “Fondo per i cassaintegrati e licenziati di Mirafiori”. Gli Statuto sono una realtà unica nel panorama della musica italiana, perché con il loro immutato stile mod, con la loro sfrontatezza nei testi, spesso ironici o sarcastici, con una musica che non si limita al solo ska, ma passa anche per il soul e il beat, senza mai aver assunto i panni delle “star”, senza essersi mai allontanati da piazza statuto, luogo di partenza e di creazione culturale, ideologica e musicale

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