Mai più stragi in mare. Torino

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Centinaia di torinesi si sono ritrovati sulle sponde del Po per chiedere che le Istituzioni intervengano in modo e concreto per evitare nuove stragi in mare. Uomini, donne e bambini scappano dalle proprie terre verso l’Europa in cerca di una vita migliore. Attraversano il Mediterraneo su barconi di fortuna e, spesso troppo spesso, trovano in questo mare la morte. Dall’inizio del 2015 sono 1700 le vittime del Mediterraneo, contro le 17 dello stesso periodo del 2014.
Una situazione che non ci può lasciare indifferenti e che deve portare l’Europa ad intervenire. Per questo abbiamo aderito alla manifestazione di Torino dal titolo “Mai più stragi in mare”.

 

Di seguito l’appello:

“MAI PIU’ STRAGE IN MARE”, Martedì alle ore 21 sulle sponde della Darsena di Milano e dei Murazzi del Po di Torino verranno adagiate 800 candele per ricordare tutte le vittime dei naufragi in mare.

“Vogliamo accendere 800 candele sulla Darsena e sul Po e lo faremo in tanti.
Perchè nessuno possa far finta di non sapere o di dimenticare.
Per chiedere l’istituzione di un “Mare Nostrum Europeo” che permetta e rafforzi le operazioni di ricerca e salvataggio di vite umane in mare e non solo il pattugliamento di quest’ultimo.
Per chiedere maggiore cooperazione fra i Paesi europei e con i Paesi di origine e transito dei migranti.
Per chiedere di rivedere il regolamento dell’Unione Europea in tema di diritti d’asilo.
Perchè non accada più.”
Gli organizzatori affermano “abbiamo deciso di rilanciare l’iniziativa su tutto il territorio nazionale perché crediamo fortemente che ci sia la necessità di ribadire in modo forte e chiaro che non possiamo rimanere indifferenti di fronte a popoli che perdono la vita nel mediterraneo scappando da guerre e fame. Abbiamo già ricevuto moltissime adesioni da realtà associative di diversi mondi ai quali chiediamo di portare un proprio contributo, una preghiera, una riflessione, la sola presenza, un canto, un amico per condividere questo dolore insieme. Nelle commemorazioni del 25 aprile dove si celebra la liberazione del nostro popolo e la resistenza non possiamo dimenticarci di chi ancora libero non è e chi tenta di resistere ogni giorno”.

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