Regione Piemonte: obbligatorio costituirsi nei processi di mafia

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Un “piccolo” cambiamento ad una legge esistente che rappresenta un deciso passo avanti nel contrasto alle mafie sul nostro territorio. Ieri a Palazzo Lascaris, la prima commissione riunita in sessione legislativa ha modificato la legge regionale 14/2007, rendendo obbligatorio per la Regione Piemonte la costituzione di parte civile nei processi per mafia

Un risultato raggiunto tramite un emendamento proposto dai consiglieri Frediani e Bertola del M5S; Rossi e Appiano del (PD); Grimaldi di  (SEL); , sostenuto dai partiti di appartenenza ai quali si sono aggiunti i Moderati, mentre tutte le altre forze hanno deciso di astenersi.

É fatto obbligo alla Regione Piemonte di costituirsi parte civile in tutti quei procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della Regione, in cui sia stato emesso decreto che dispone il giudizio o decreto di citazione a giudizio contenente imputazioni per i delitti di cui all’articolo 416‐bis e 416-ter del codice penale o per i delitti consumati o tentati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’articolo 416‐bis del codice penale”, questo recita uno dei paragrafi dell’articolo, rendendo così automatica – non più discrezionale ed agganciata ad una scelta politica – la partecipazione ai processi che vedono protagonista il crimine organizzato sul territorio piemontese.

Ma non solo, perché gli eventuali risarcimenti verranno destinati a finanziare attività di contrasto e prevenzione delle mafie sul nostro territorio, rimandando alle finalità della legge 14.

Insomma, un deciso passo avanti verso il contrasto istituzionale alle organizzazioni criminali in Piemonte.

Noi, nel nostro piccolo, abbiamo partecipato a processi di Mafia, come nel caso del Processo Minotauro,  e siamo certi che la presenza delle Istituzioni sia fondamentale, e non certo un gesto puramente simbolico.

Ci auguriamo che questa normativa spinga anche i comuni a fare la propria parte: in alcuni casi, infatti, la loro costituzione di parte civile non è stata presentata oppure è avvenuta solo per alcuni fatti criminali, circostanziati a singoli soggetti e non nei confronti dell’organizzazione in sé, punita con il 416/bis.

La lotta processuale non deve essere affidata in modo esclusivo alla Magistratura, ma tutti – dalle istituzioni alla società civile – devono farsene carico, ognuno con i propri ruoli.

Con il contributo di tutti possiamo farcela.