Piazzale Mauro Rostagno: inaugurazione ufficiale
Con Luigi Ciotti, Chiara Appendino e i familiari di Rostagno
giovedì 30 novembre – h. 10.30
Torino avrà un luogo che ricorderà Mauro Rostagno, giornalista e sociologo torinese assassinato dalla mafia il 26 settembre del 1988.
Giovedì 30 novembre, a partire dalle ore 10.30, la Città di Torino inaugurerà ufficialmente il “Piazzale Mauro Rostagno”, nei pressi del murales in sua memoria realizzato in occasione del 29esimo anniversario della sua morte, voluto da Libera in collaborazione con la parrocchia “Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù”.
Dopo anni di battaglie portate avanti insieme alla famiglia tramite una raccolta firme, mail bombing e azioni dimostrative, l’amministrazione comunale porterà a termine il percorso iniziato nella passata legislatura, quando la Commissione toponomastica individuò nell’area mercatale tra via Don Michele Rua e via Vandalino lo spazio da dedicare alla memoria di Mauro Rostagno.
L’installazione della targa sarà preceduta da una cerimonia ufficiale che avrà inizio alle 10.30 presso il Teatro Parrocchiale di via Val Lagarina (fronte civico 28) alla quale parteciperanno Chiara Appendino, sindaca di Torino; Fabio Versaci, Presidente del Consiglio Comunale; i familiari di Mauro Rostagno, Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Giovanni De Luna, storico.
“Abbiamo fortemente voluto che Mauro avesse un posto nella sua città, dove vive la sua famiglia, dove cresce suo nipote Pietro – dichiara Maria José Fava, referente di Libera in Piemonte – un luogo che potesse ricordare il suo impegno, la sua forza, e la sua lotta alle ingiustizie e alle mafie.”.
“Siamo lieti che finalmente a Torino ci sarà Piazza Mauro Rostagno – spiega Maria José Fava – ma ci sono voluti tanti anni, troppi. Grazie alla determinazione della famiglia e delle associazioni Acmos e Libera, finalmente Mauro avrò uno spazio nel quale essere ricordato e a noi resta l’impegno di costruire una società nella quale valga la pena avere un luogo, anche per lui”.
Mauro Rostagno, nato in questa città ed assassinato da Cosa nostra in provincia di Trapani per le sue attività di inchiesta giornalistica portate avanti dalla tv RTC, avrà un luogo a Torino dedicato alla sua memoria ricordando a quanti passeranno la sua vita e il suo sacrificio: la storia di un uomo che ha lottato, nelle sue tante “vite” per migliorare il contesto in cui ha vissuto.