Legge Regionale sul GdA: “Non modificate le distanze dai punti sensibili”

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Gioco d’azzardo, le dipendenze che crea, il ruolo dal crimine organizzato in questa partita milionaria.Un tema complesso che ci ha insegnato quanto sia fondamentale un approccio capace di guardare al fenomeno in tutte le sue sfaccettature: dai danni economici ai danni sociali, dalla crescita dell’usura ai danni familiari, dal gioco illegale all’utilizzo del gioco legale per riciclare, dall’incasso dello Stato alla spesa sostenuta per contrastare le dipendenze, da una formazione preventiva alla capacità di gestione del denaro, dalla situazione economica sociale nella quale viviamo alla speranza per un futuro migliore.

Per tutte queste ragioni, Libera in Piemonte, da anni è attiva – anche in collaborazione con l’Osservatorio Regionale sul fenomeno dell’Usura – nell’approfondire attraverso pubblicazioni (Il gioco legale e illegale in Piemonte e Il punto Cieco), incontri formativi nelle scuole e con la cittadinanza, accompagnando persone cadute nel baratro dell’usura a causa delle perdite al gioco, seguendo processi nel quale emergono le attività delle organizzazioni criminali (dalle bische clandestine, all’uso e al riciclaggio attraverso i diversi tipi di slot machine).

Per questo, nonostante le resistenze che arrivano da più parti, auspichiamo che la Legge Regionale numero 6 del 2016, sicuramente perfettibile, non venga modificata sulle distanze dai punti sensibili, grazie alla quale si è arrivati alla rimozione di tanti apparecchi per il gioco sul nostro territorio.

Crediamo che sia un grande risultato e che la Regione Piemonte abbia fatto un passo importante che le altre regioni non hanno ancora avuto il coraggio di mettere in atto.

Sappiamo bene che per gli esercenti onesti l’applicazione della norma ha comportato una perdita di incassi e crediamo sia compito di tutti, partendo dalle istituzioni, mettere in atto strumenti e strategie che passano accompagnare con incentivi, sgravi, politiche economiche queste attività, adesso si trovano in difficoltà.

Non possiamo dimenticare, però, le difficoltà nelle quali si trovano anche tanti altri esercenti che hanno visto calare il proprio fatturato anche a causa dell’alto quantitativo di denaro usato per giocare invece che per acquistare i loro prodotti.

Don Milani ci ha insegnato che “il tuo problema è uguale al mio, sortirne da soli è l’avarizia sortine insieme è la politica”.

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