Borgo Sabotino: non ci fermeranno

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Nella primavera 2009 era un sogno. Ci siamo stati con i Modena City Ramblers e abbiamo portato in quella provincia, a metà tra Campania e Lazio, la Carovana Onda Libera, con il concerto dei Modena e altri amici. Lì, nella proprietà che fu di Sandokan, dove oggi si produce il vino e tanto altro.

 

 

 

Nell’estate 2010 era una prospettiva. Ci siamo passati con la Carovana contro le mafie che ha seguito il Primo raduno nazionale dei giovani di Libera. Siamo stati dove i rom vivono in condizioni disumane, dove nel 1995 è stato ucciso don Cesare Boschin – che denunciava lo smaltimento abusivo dei rifiuti-, dove già ci sono frutti maturi di un terreno confiscato.

 

 

 

Nell’estate 2011 è diventata realtà. Centinaia di giovani da tutta Italia ci sono passati, grazie a Estate Liberi, l’esperienza di volontariato sui terreni confiscati. E’ nato il “villaggio della legalità dedicato a Serafino Famà“. E già durante l’estate abbiamo capito che la riappropriazione del bene confiscato di Borgo Sabotino da parte della società civile, non sarebbe stata cosa “pacifica”. Diversi attentati, intimidazioni, danneggiamenti per svariate migliaia di euro. Ma si è resistito e anche l’autunno è cominciato secondo i migliori auspici, con tutti i fine settimana di incontro e festa.

 

 

 

Ma ieri notte, prima dell’iniziativa di oggi, hanno voluto farci sentire che “ci sono ancora” e che non ci vorrebbero lì.

 

 

 

Sta di fatto che noi continueremo ad esserci e che abbiamo già previsto, prima di questo vile colpo, di portare a Borgo Sabotino un’importantissima iniziativa nazionale del 2012.

 

 

 

La quinta mafia c’è e si fa sentire. Ma come diceva una nostra vecchia campagna di sensibilizzazione, mai superata, “Le mafie esistono, ma anche l’Italia”. 

 

 

 

Eccoci, siamo l’Italia.

 

Il comunicato ufficiale di Libera:
Latina,
22 ottobre 2011 Comunicato Stampa

Borgo Sabotino: Devastato nella notte il Villaggio della Legalita’,
bene confiscato affidato a Libera

Don Luigi Ciotti: “Un atto vile e grave , nessuno puo’ pensare di vandalizzare e fermare l’impegno ed il protagonismo
delle realta’ associative locali impegnate in percorsi di democrazia e giustizia sociale”

“Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera si era resa disponibile su richiesta del Commissario Prefettizio di Latina di accompagnare il percorso di recupero , valorizzazione del bene con il protagonismo delle realta’ associative locali. Nessuno puo’ pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà del posto che insieme con fatica,passione e responsabilità stanno realizzando percorsi di democrazia e giustizia sociale”. In una nota Don Luigi Ciotti, presidente di Libera commenta l’atto vandalico che nella notte ha distrutto la parte interna aperta al pubblico del Villaggio della Legalità di Borgo Sabatino, in provincia di Latina, bene confiscato per
abusivismo edilizio e affidato all’associazione.
Sono andati distrutti computer, impianti elettrici,amplificazioni, suppelllettili. Le vetrate sono state distrutte a picconate con danni complessivi per migliaia di euro. Stamattina Libera aveva organizzato nel Villaggio
della Legalità un’ iniziativa con la partecipazione dei presidi di Libera e degli scout sulla figura di Don Cesare Boschin, prete ucciso a Borgo Montello che dista a pochi chilometri, per aver denunciato
traffici di rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello. La giornata prevedeva anche la proiezione del documentario
“La Quinta Mafia”.
“ E’ urgente-prosegue Libera.Associazioni, nomi e numeri contro le mafie- intervenire, e mettere in campo tutti gli
strumenti necessari per individuare in tempi brevi i responsabili per dare un segnale forte della presenza dello Stato in una provincia dove radicamento e contaminazione mafiosa sono un fenomeno assodato e preoccupante.”

Il villaggio della legalità dove trovano spazio e accoglienza associazioni e gruppi di volontariato e che quest’estate
ha ospitato centinaia di volontari provenienti da tutt’Italia per i campi estivi formazione, si estende su un’area di quattro ettari con strutture per centinaia di migliaia di euro, destinate a feste e ad ospitare decine e decine di roulotte. Tutto rigorosamente abusivo e con un giro di soldi “regolarmente” in nero. Il ‘villaggio’ è stato confiscato per abusivismo edilizio e nell’ aprile del 2011 il commissario prefettizio di Latina Guido Nardone che ha richiesto ufficialmente a Libera di assumersi l’incarico di accompagnare le tante associazioni locali nella realizzazione di un percorso di protagonismo
e di cittadinanza attiva.

 

 

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