Nuova vita al Bene

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Il 1 giugno ad Orbassano è stato inaugurato un nuovo bene confiscato alla andrangheta. A 17 anni dalla confisca definitiva, finalmente il territorio potrà utilizzare uno spazio che prima apparteneva al patrimonio criminale. Un ottimo modo per dire FESTA DELLA REPUBBLICA!

Ecco l’articolo a cura dell’Osservatorio di Libera Piemonte.

Venerdi 1 giugno, è stato inaugurato il bene confiscato ad Orbassano, in via Lazio.
Il bene sorge su un terreno confiscato definitivamente nel 2005 a Rocco Pronestì, membro di
un’associazione criminale di stampo mafioso, dedita fin dagli anni ’80 al commercio di stupefacenti.
Oggi, su quel terreno, c’è la Comunità alloggio “Rosa di Jerico” predisposta ad accogliere fino a 12 persone
(due in modo temporaneo) con disabilità varie.
Beatrice, Gianluca, Luciano, Salvatore, Elio, e Pepito, i 6 ragazzi che abitano la Comunità dal settembre
dell’anno scorso, ricevono un’assistenza continua da parte di educatori e di operatori socio sanitari che
lavorano in compresenza su tre turni, mattino, pomeriggio e notte.
Durante il giorno, svolgono diverse attività, tra cui il nuoto, il giardinaggio, curando l’orto rialzato, il piccolo
frutteto e il giardino dei profumi coltivato con le spezie e percorsi di arte.
Recentemente hanno partecipato alla kermesse internazionale “Arte Plurale”, un progetto di arte
contemporanea in contesti educativi. L’opera prodotta dai ragazzi, denominata “parti di mondo”, abbellisce
una delle stanze comuni della Comunità.
Libera, era presente all’inaugurazione, insieme alle tante realtà che come il C.I.diS., la Cooperativa
Valdocco, l’Asl To3, le Istituzioni locali e la Prefettura, hanno contribuito al riutilizzo sociale del bene.
Molti interventi si sono susseguiti nel corso del pomeriggio: Il Sindaco del Comune di Orbassano, Eugenio
Gambetta, ha introdotto con i ringraziamenti di rito, invitando il presidente del C.I.diS. Giovanni Battista
Giraudo e il vice Prefetto aggiunto Diego Della Verde, al taglio del nastro tricolore per inaugurare
ufficialmente il bene.
Il presidente Giraudo, ha proseguito con i ringraziamenti raccontando brevemente il percorso di
assegnazione del bene, destinato nel dicembre 2000 da parte del Comune di Orbassano, al Consorzio
Intercomunale di Servizi che si è occupato della ricerca delle risorse per la realizzazione della Comunità.
In questi anni, il C.i.di s. ha raccolto, grazie a diversi finanziamenti, una cifra pari a 532.360,66 Euro.
Denaro ben speso, come sottolineava Suor Giuliana Galli, vice Presidente della Compagnia San Paolo, in
un momento così opaco del nostro paese. Questo bene confiscato dimostra che la giustizia esiste e fa la sua
parte. E’ il segno che la gestione pulita del denaro, porta ad ottimi risultati.
Anche la Referente regionale di Libera Piemonte, Maria Josè Fava è intervenuta esprimendo la sua
emozione per l’inaugurazione del bene. Ha ricordato che Libera nasce dalla memoria di più di 800 vittime
innocenti uccise dalle mafie. In particolare ha raccontato la storia di Antonio Landieri, giovane napoletano
con disabilità motorie, ucciso in un agguato della camorra nel 2004 mentre giocava, insieme a suoi amici, a
calcio balilla, perché scambiato per uno spacciatore del rione.
Ricordando Antonio, anche in quel luogo, facciamo sì che la sua morte non sia stata vana.
Uno degli ultimi interventi è stato quello di Paola Giargia, responsabile della struttura per la Cooperativa
Valdocco, concessionaria del bene per 20 anni che, ringraziando i presenti per il lavoro svolto, ha
sottolineato il valore che ha assunto quella comunità alloggio, per i ragazzi che la vivono quotidianamente.
Una casa come luogo fisico ed emotivo, modellato sulle loro esigenze, una risposta positiva per il loro
futuro, un segno di speranza.

Il pomeriggio si è concluso scoprendo la targa ricordo affissa sull’entrata che porta il nome della Comunità.
Ci auguriamo che esperienze di riutilizzo sociale così ben riuscite, possano essere un esempio e un buon
auspicio per quei beni confiscati non ancora riutilizzati socialmente.

 

 

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