Questione di scelte. C’è chi, candidato per rappresentare il Piemonte in Parlamento, ha deciso di: pubblicare online il curriculum vitae, la condizione reddituale e patrimoniale, gli eventuali conflitti d’interesse, la situazione giudiziaria e impegnarsi a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’art. 416 ter del Codice Penale, la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso.
Cinque richieste avanzate da Libera e Gruppo Abele con “Riparte il futuro”, imponente campagna contro la corruzione.
E in Piemonte il 7,7 % dei candidati in corsa per una poltrona a Roma ha preso la decisione di aderire, portando la nostra regione solo al settimo posto per numero di adesioni.
Nel comunicato riepilogativo troverete tutte le percentuali, divisi per partiti. Numeri che parlano chiaro, senza bisogno di tanti commenti.
Come Libera Piemonte non possiamo che ringraziare quanti hanno deciso di sostenere questa lotta contro la corruzione e rammaricarci per quanti, invece, hanno optato per una posizione diversa.
Questione di scelte, appunto
Di seguito i dati del Piemonte
Il Piemonte è al 7° posto tra le regioni italiane nella graduatoria stilata da “Riparte il Futuro”, la campagna promossa da Libera e Gruppo Abele contro la corruzione con il 7,7% di candidati trasparenti sul totale di quelli presentati nelle circoscrizioni della regione (77 in numeri assoluti).
La mobilitazione online che ha chiesto a tutti i candidati, di tutti i partiti, cinque impegni stringenti ditrasparenza contro la corruzione, in vista delle prossime elezioni:pubblicare online il curriculum vitae, la condizione reddituale e patrimoniale, gli eventuali conflitti d’interesse, la situazione giudiziaria e impegnarsi a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’art. 416 ter del Codice Penale, la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso. Dopo poco più di un mese – la campagna è stata lanciata ufficialmente il 16 gennaio scorso – il bilancio è da vero record. Prima petizione online in Europa di tale portata, Riparte il futuro ha chiamato a raccolta i cittadini su un tema cruciale nella vita sociale, economica e politica del nostro Paese, ottenendo risultati incoraggianti: oltre 140mila firme di cittadini e personaggi famosi, e più di 800 (811) candidati che hanno sottoscritto i 5 impegni.
Ma vediamo nel dettaglio com’è composta in Piemonte questa piccola grande armata di candidati trasparenti, parlamentari che indosseranno il braccialetto bianco con la scritta #100 giorni, simbolo del loro impegno anti-corruzione in Parlamento. Per quanto riguarda l’adesione per schieramento politico, il primo partito che può vantare nella sua lista il maggior numero di braccialetti bianchi è il PD con il 35,1% seguito da SEL con il 24,7 % e Rivoluzione Civile con il 10,4% dei candidati. E poi: M5Stelle e Scelta Civica con Monti ex aequo con il 9,1 %, Fare per Fermare il declino e UDC al 3,9%, Centro democratico con il 2,6% e FLI con l’1,3%.
A chiudersi oggi è solo la prima fase della campagna, quella del primo ‘reclutamento’ dei candidati alle elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio 2013. Mentre la raccolta di firme online dei cittadini contro la corruzione prosegue su www.riparteilfuturo.it.
Dall’insediamento del nuovo Parlamento partirà la fase dei 100 giorni, durante la quale sarà monitorato e verificato l’impegno dei parlamentari nel rafforzamento del 416 ter del Codice Penale. Sarà un sistema di controllo costante, inflessibile e partecipato, del tutto innovativo per il nostro Paese. Grazie alla forza del web e dei social network, ogni cittadino potrà tenere d’occhio il
lavoro dei parlamentari e sarà compito dei promotori di Riparte il futuro cancellare dalle liste dei “trasparenti” quei politici che non manterranno gli impegni presi sul fronte della lotta alla corruzione. Una battaglia di civiltà e di democrazia senza precedenti per fa ripartire le migliori energie del Paese e della buona politica, aperta alla partecipazione di tutti, senza colore, né partito.