Rivoluzione silenziosa, il cortometraggio su Cascina Caccia

Condividi

La disoccupazione giovanile in Italia è una piaga e Torino vive questo dramma quotidianamente. I giovani, concluso il percorso scolastico, faticano a trovare lavoro. Abbiamo voluto raccontare una storia positiva del nostro territorio, dove lavoro e soddisfazione professionale di due giovani si concretizzano in un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Noemi e Matteo, infatti, hanno deciso di cambiare vita ed affrontare la sfida di vivere in Cascina Caccia, bene confiscato alle porte di Torino, a San Sebastiano da Po. Un luogo che, oltre a diventare la loro comunità di vita, è divenuto per loro anche un’occasione professionale. In Cascina Caccia accolgono gli studenti per coinvolgerli in percorsi educativi sul tema di mafia ed antimafia e producono miele commercializzato nel circuito di Libera Terra.

di Davide Pecorelli e Simone Bauducco