Ieri, abbiamo affisso un cartello di inizio lavori dei cantieri di fronte alla villa confiscata a Nicola Assisi, uno dei più importanti narcotrafficanti italiani. Il bene, confiscato in via definitiva, oggetto di un attentato incendiario in perfetto stile mafioso, non è ancora stato restituita alla collettività. Ancora oggi, le ferite di quell’incendio sono ancora ben presenti, nonostante gli stanziamenti economici e gli impegni formali presi dalle Istituzioni.
Noi chiediamo che i lavori di sanificazione della struttura vengano fatti quanto prima, per permettere l’inizio del progetto di restituzione sociale.
PERCHÉ VINCA LO STATO E PERDANO LE MAFIE
PER IL BENE DI TUTTI, SUBITO!