Strada facendo

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Cagliari 19-20-21 ottobre 2007

Il numero dei partecipanti è la
testimonianza inequivocabile del suo successo e della sua continua
crescita. Per “Strada Facendo, i cantieri dell’abitare sociale”,
infatti, lo scorso week-end a Cagliari, si sono mobilitati in 1500.
Persone provenienti da ogni angolo d’Italia, che non si sono
lasciate sfuggire l’occasione d’intervenire al biennale
incontro, giunto alla terza edizione e promosso dal Gruppo Abele,
Libera, CNCA
(coordinamento nazionale comunità di accoglienza)
e Regione autonoma della Sardegna. Aperta a tutte le associazioni
impegnate nei diversi ambiti del lavoro sociale, ha offerto un
approfondito e produttivo confronto tra operatori, funzionari,
politici e rappresentanti delle istituzioni.

Strutturato in otto diversi cantieri,
ognuno col compito di analizzare difficoltà e sfaccettature
dell’ambito sociale.

1-”prossimità e sicurezza”:
gestione della sicurezza nel territorio, complementare o in
alternativa alla repressione

2-“curare/punire”: dicotomia
escludere-punire e prendersi cura-curare

3-“riqualificazione urbana e legame
sociale”
: come la configurazione della città agisce sui
legami sociali

4-“imparare a lavorare insieme:
difficile e indispensabile”
: costruzione di un nuovo rapporto tra
operatori sociali ed “utenza”

5-“violenza e sfruttamento:contrasti
e approdi”
: nuove schiavitù:donne, minori, clandestini:
diversa definizione dei diritti

6- “la politica come servizio”:
associazionismo e volontariato decisivi per rilanciare la politica
come servizio alla comunità

7-“per una migliore comunicazione del
sociale"
: come comunicare al meglio il sociale

8-“I luoghi dei giovani: scuola,
casa, lavoro e città”
: favorire i giovani nell’impegno
pubblico.

Non sono mancati interventi di
personaggi illustri del panorama politico italiano, tra i quali:
Emilio Floris, sindaco di Cagliari; Renato Soru, Presidente della
Regione Sardegna; Vittorio Agnoletto, Europarlamentare del Prc; Livia
Turco
, Ministro della salute; Paolo Ferrero, Ministro della
solidarietà sociale. Tra un convegno e un dibattito c’è
stato spazio anche per “autoctoni festeggiamenti”. Sabato sera,
infatti, cena rigorosamente sarda, a base dell’ immancabile
porceddu e gnocchetti sardi, ed a seguire la festa è
proseguita con canti e danze del luogo. Note, suonate da gruppi
folcloristici sardi, dal sapore antico e coinvolgente tanto che lo
stesso Luigi Ciotti non ha resistito alla “tentazione” di
partecipare ai balli di gruppo. Sette, i rappresentanti
dell’associazione ACMOS che hanno partecipato all’iniziativa, in
rappresentanza delle tre comunità che costituiscono questa
“grande famiglia”: Casa Acmos, Tessitori e Isotta 4×4. Il
faticoso viaggio di circa 9 ore, per il quale è stato
necessario salire sulla maggior parte dei mezzi a motore conosciuti,
è stato ripagato dai contenuti trattati in “Strada facendo,
i cantieri dell’abitare sociale 3”. L’appuntamento è
fissato tra due anni e, se è ancora sconosciuta la città
prescelta per ospitare l’iniziativa, ciò che è
indubbio è il suo inestimabile valore.

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