Il Piemonte è storicamente terra di infiltrazione mafiosa. Negli ultimi decenni decine di inchieste e processi hanno testimoniato il radicamento e la pervasività delle organizzazioni criminali nel nostro territorio. Ma per lungo tempo il fenomeno è stato sottovalutato, dando alle mafie un grande vantaggio.
Molti sono stati i processi celebrati in Piemonte nel tentativo di arginare l’avanzata delle mafie e come Libera abbiamo scelto di essere presenti nelle aule dei Palazzi di Giustizia e di raccontare, tramite lo strumento del video, due filoni giudiziari che hanno segnato la storia del contrasto della magistratura all’avanzata della ‘ndrangheta nella nostra regione.
Prendere parte a processi per 416bis è stato il modo per approfondire i fatti criminali contenuti nelle ordinanze, vedere con in prima persona quale sia la forza di intimidazione e l’omertà prodotta dalle mafie e raccontare con una videocamera le varie fasi dei procedimenti giudiziari.
Siamo stati presenti in aula, udienza per udienza, al processo che si è celebrato a seguito della conclusione dell’Operazione Minotauro, una delle più importanti nel nord Italia contro la ‘ndrangheta.
Con la stessa costanza, abbiamo raccontato il secondo processo celebrato a Milano nei confronti di Rocco Schirripa, accusato e condannato in primo grado, di aver partecipato all’omicidio di Bruno Caccia, Procuratore Capo di Torino, assassinato dalla ‘ndrangheta il 26 giugno del 1983.
Il Processo Minotauro
Omicidio Bruno Caccia: la cronaca del processo a Rocco Schirripa
Processo Barbarossa: la ‘ndrangheta tra Asti e Cuneo
Pochi titoli di giornale, relegati alle pagine locali. Tiepide o nulle le reazioni della politica o della società civile. L’Operazione Barbarossa, che ha sgominato una cellula di ‘ndrangheta operante nell’Astigiano, ha catalizzato l’attenzione per poco tempo, e forse non si è compresa la pericolosità delle dinamiche su cui ha fatto luce.
Leggi il “Dossier Barbarossa” a cura dell’Osservatorio di Libera Piemonte.
GUARDA LA VIDEO GALLERY DEL PROCESSO DI PRIMO GRADO
Asso e Betulla: le mafie nel VCO
Un dossier, a cura di Lorenzo Bologna con la collaborazione di Maria Josè Fava e Davide Pecorelli, per ricostruire le infiltrazioni delle mafie nella zona del VCO.
A trent’anni dai fatti giudiziari, questo lavoro di approfondimento vuole contribuire al dibattito pubblico sulla presenza delle organizzazioni mafiose nella provincia verbenese.
Leggi il dossier “Asso e Betulla”
Processo “Carminius-Fenice”
Una requisitoria durata giorni, quella condotta dai pm Paolo Toso e Monica Batecola, per dimostrare alla Corte che i soggetti a giudizio, coinvolti nelle operazioni Carminius e Fenice, sono da considerarsi organici alla ‘ndrangheta o complici con essa.
Dopo più di 70 udienze, a dicembre, per i 39 imputati la pubblica accusa ha chiesto oltre trecento anni di carcere. Nella loro articolata esposizione, i magistrati hanno ricostruito gli affari del clan, i rapporti, le connivenze, gli interessi.
Abbiamo ricostruito, in questo video, ore di requisitoria, per raccontare la forza del clan di ‘ndrangheta con base a Carmagnola e legami con settori dell’imprenditoria e della politica.