Presidio Attilio Romanò

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Fare rete, vuol dire anche condividere. Ecco che con immenso piacere, pubblichiamo le rilfessioni che l’ultimo nato, il Presidio Romanò, ci regala, dopo giorni intensi di formazione e di incontri, dimostrando quella voglia di impegnarsi che ci contraddistingue.

DALLA SERATA PER PEPPINO IMPASTATO ALLA FIERA DEL LIBRO

UNA SETTIMANA DI EMOZIONI, RICORDI, INDIGNAZIONE, IMPEGNO, MAL DI STOMACO….

Ciao a tutti, quella appena trascorsa è stata per noi una settimana importante e quando dico noi mi riferisco al Presidio Attilio Romanò (Nice è carino ma noi tutti preferiremmo ESSERE PRESIDIO ATTILIO ROMANO’ per poter fare memoria e testimonianza della sua storia) e a tutta LIBERA e LIBERA PIEMONTE.

Una settimana che è iniziata con il pugno nello stomaco avvertito dal corpo di Felicia Impastato (Lucia Sardo) che ribolliva, sosteneva, sopportava il peso della notizia dell’uccisione del figlio Peppino, passando per i “nostri” Harry Loman e Tromba del Trambusto e concludendosi con la testimonianza del Dott. Caselli accompagnato da Boosta che ha riacceso in tutti noi ricordi di momenti importanti della nostra vita.

Da questo lunedì di intense emozioni e di forte senso di appartenenza (si Dade hai ragione questa è LIBERA), passando all’incontro settimanale del presidio che continua a crescere arriviamo al fine settimana e alla Fiera del Libro.


Durante la settimana abbiamo selezionato gli incontri da seguire
facendoci guidare dalla nostra sete di conoscere, approfondire,
ricordare e testimoniare le nostre scelte.
Così iniziamo sabato con “MAFIA IMPRENDITRICE dalla Calabria al centro
dell’inferno” di Pino Arlacchi con Giancarlo Caselli, proseguendo con
“MAFIA DEVOTA Chiesa, religione, cosa nostra di Alessandra Dino con il
Dott. Carofiglio, Don Luigi Ciotti, Giancarlo Caselli e concludiamo la
giornata con “PIO LA TORRE” di Claudio Camarca e Giuseppe Baschetto con
Nando Dalla Chiesa Don Luigi Ciotti, Giancarlo Caselli (gli “angeli
custodi” hanno iniziato a guardarci con un po’ di diffidenza).
Torniamo
a casa in silenzio, con poca voglia di mangiare: è iniziato il mal di
stomaco ma anche la consapevolezza dell’impegno, ma anche i ricordi
belli e tristi allo stesso tempo.
Riaffiora in me il ricordo di mio
papà che fin da piccolo mi ha insegnato e invitato a guardare i TG e a
leggere i giornali e, anche se le sue idee politiche erano abbastanza
lontane dalle mie, non mi ha mai osteggiato nelle mie scelte di
servizio, Però questi ricordi sono legati a morti per terrorismo e
mafia, un groppo alla gola mi prende quando Luigi parla di Peppino
Diana
c
he ho avuto l’onore di conoscere purtroppo poco personalmente ma
molto attraverso le parole e i ricordi di Valerio e dei miei compagni
di viaggio in AGESCI.

Una considerazione facciamo mentre mangiamo qualcosa, tutto quello che
abbiamo ascoltato dai relatori è di un’attualità imbarazzante anche se
riferita a fatti e scritti che risalgono ad almeno 20 anni fa; Silvia
si convince che “la mafia ha inventato la macchina del tempo”
bloccandolo per tutti gli altri tranne che per se stessa. Ciò che aveva
scritto Pino Arlacchi più di 20 anni fa è ancora attuale, il pensiero
di Pio La Torre attualissimo, così monta la rabbia di non esserci stato
di averli lasciati soli di non aver fatto abbastanza!!!

Domenica si ricomincia prima Travaglio, De Magistris e Santoro, il
discorso scivola sulla polemica del giorno prima in Tv e quindi sulla
libertà di fare giornalismo di raccontare i fatti ancorché scomodi e
fastidiosi, ci si sposta sulla magistratura su quello che sarà, sul
livello qualitativo di questo nuovo governo che annovera nelle sue
fila, in posti chiave, personaggi, almeno moralmente, discutibili.
Ecco il tempo vola, siamo quasi in prossimità dell’appuntamento più
importante per Noi di Libera Piemonte, quello con Rosario Esposito.
Ecco arriva il pugno nello stomaco!!!!

Rosario 19 anni la metà dei miei sigh!!
Inizia a parlare sembra un fiume in piena ci racconta, si racconta con
una trasparenza disarmante.
Avrei mille domande da porgli, sono anch’io figlio di quella terra,
vorrei sapere come va “Giù” ma non ce la faccio il groppo alla gola mi
soffoca quasi….
Dov’ero!!!!
Si ho fatto servizio ma ascoltando Rosario mi sembra di essere stato
inutile.
L’unica cosa che mi viene da fare è abbracciarlo!!!!

Presidio Attilio Romanò
Mimmo

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