23 maggio a Moncalvo

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“Capaci di ricordare”.
La manifestazione per celebrare il sedicesimo anniversario della strage
di Capaci organizzata dal presidio giovani astigiano intitolato a Giuseppe
e Salvatore Asta ha preso il via in mattinata con un incontro legato
al progetto “Rinascita donne”. Nella cascina situata nella frazione
S. Maria di Moncalvo, sequestrata al mafioso trapanese Francesco Pace
e assegnata come sede del progetto per il recupero di donne uscite da
dipendenze patologiche sviluppato dall’associazione “Rinascita”insieme
a Libera.

Ad ascoltare le testimonianze
e a far rivivere l’aia della cascina, sono arrivati alcuni allievi
della scuola media di Castell’ Alfero. Accolti dal saluto di Davide
Mattiello:“Ricordare la strage di Capaci è in fondo come
celebrare un compleanno, quando si ricordano anche le persone care che
non ci sono più. E come per i compleanni ci sono i regali più belli
fatti con il cuore, quello che sta nascendo qui a Moncalvo è un bellissimo
regalo”.

Trova su GEOBLOG! La cascina è stata dedicata
alla memoria della vittima di mafia Graziella Campagna, uccisa a 17
anni il 12 dicembre 1985 a Villafranca Tirrena vicino a Messina, perché
nella lavanderia dove lavorava aveva scoperto un documento che poteva
rivelare la vera identità del latitante Gerlando Alberti junior.

Pasquale e Piero Campagna,
fratelli di Graziella, hanno ricordato la dura battaglia sostenuta anche
contro alcuni settori delle Forze dell’Ordine per ottenere  giustizia
contro gli assassini della sorella. Mentre la vicenda giudiziaria non
è ancora conclusa (i sospetti assassini sono stati di recente condannati
in appello, manca il giudizio della Cassazione), la memoria di Graziella
Campagna ha colpito la sensibilità di un vasto pubblico, complice anche
il recente film per la tv “Una vita rubata” interpretato da Beppe
Fiorello. “La vittoria contro le mafie – afferma Piero Campagna
– può essere ottenuta da giovani che avranno una buona cultura”.
“E’ molto bello – prosegue Pasquale – che ragazze
che hanno attraversato serie difficoltà potranno ritrovare la strada
in una struttura che porterà il nome di Graziella”. 

Dopo la merenda con marmellate
biologiche, la firma del protocollo d’intesa per il progetto “Rinascita
donne”: erano rappresentati 17 enti e associazioni aderenti. In conclusione
di mattinata, è stato piantato nel prato davanti alla cascina un ulivo
dedicato alla memoria di Graziella Campagna, arrivato nella notte direttamente
dalla Toscana, grazie agli olivicoltori piemontesi.

La giornata si concluderà
stasera nel Municipio di Asti con un dibattito per ricordare l’anniversario
della strage di Capaci alla presenza di Pasquale e Piero Campagna. Durante
la serata saranno letti alcuni brani tratti dal libro “Le ribelli”
di Nando Dalla Chiesa. Domani la cascina sarà battezzata, non sarà
più “la cascina del mafioso”, ma “cascina Graziella”…la legalità
ha vinto!  

                                                                 
Michele Cascioli     

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