Grumi pericolosi

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Avete mai preparato un piatto di polenta?
Ci sono tanti modi per avere successo. C’è la polenta concia, al sugo, con lo spezzatino, c’è anche quella fritta…
Una cosa , però, accomuna tutta questa fantasia culinaria: nella preparazione occorre girare con cura con un mestolo, la farina gialla, per evitare che si creino quei fastidiosi grumi…
Già, proprio come in democrazia, quando si creano grumi (di potere) sale un senso di fastidio e, in questo campo, cresce inevitabilmente anche la pericolosità.
E’ sempre più frequente assistere a dibattiti e a commenti in cui si citano Mafia e Massoneria per spiegare come centri di potere influenti risiedano al di fuori del circuito democratico. E’ un pò come in Formula 1, insomma, le gare non si vincono più solo
sul tracciato, ma i sorpassi decisivi avvengono nei pit-stop.
E proprio in questi giorni in cui si fa un gran parlare di pit-stop
giudiziari
, sono scattati fermi e perquisizioni ai danni di
professionisti, medici, imprenditori, boss e alcuni iscritti a logge
massoniche.
Il motivo? Il losco intreccio tra criminalità organizzata e potere occulto si è adoperato con tutte le sue forze per ritardare, guarda un pò, i processi di mafia tra Agrigento e Trapani.
L’operazione Hiram mette a nudo quello che magistrati in prima linea come Ingroia e De Magistris sottolineavano già da tempo attraverso le loro inchieste ed il loro lavoro: mafia e massoneria si parlano, si aiutano e fanno affari.
In particolare secondo il magistrato siciliano: "Si è chiusa la parentesi della mafia corleonese e stragista.
Quella di oggi è una mafia che è tornata agli affari e ai rapporti con
la massoneria. Ed è sicuramente una mafia più insidiosa, con maggiore
capacità di mimetizzarsi nella società
, quindi più difficile da
individuare"
"La mafia di oggi assomiglia a quella degli anni
’70, di coloro ai quali interessavano i
rapporti con ‘la Palermo e la Roma bené, che avevano accesso ai salotti
della buona borghesia
, che preferivano fare affari piuttosto che
mettere tritolo e far saltare in aria pezzi di città o di autostrade". Negli anni ’80 e ’90 si è realizzato un
momento di parziale fusione, c’erano capi mafia all’interno della
massoneria e alcuni massoni erano a tutti gli effetti dei mafiosi. Oggi
la situazione è un po’ cambiata: c’é una minore fusione dal punto di
vista degli individui, ma c’é maggiore interazione degli interessi
".
Ma cos’è davvero la massoneria? La sua origine si perde nella storia, tanto da alimentare miti e leggende. Si tratta di un ordine iniziatico che pur nella varietà delle sue espressioni sparse in tutto il mondo, ha finalità e principi comuni.
La storia della massoneria italiana nasconde un fascino particolare per via dell’appartenenza a tale organizzazione di personaggi illustri come Mazzini e Carducci.
Ma come dimenticare lo scandalo della Loggia P2 e del Venerabile Licio Gelli? Alcuni sostengono che quello stesso programma stilato dalla Loggia Propaganda 2 per il quale Gelli fu espulso dal consesso massonico, sia oggi attuato o in attuazione con grave danno e pericolo per la democrazia.
Tra fascino e mistero derivante dalla segretezza, o come meglio si dovrebbe dire "riservatezza", di ciò che avviene all’interno del tempio delle logge riunite nel loro rituale, non resta che un senso di inviolabilità.
Diceva Giacomo Casanova: "Il mistero della massoneria, di fatto, è per sua natura inviolabile.
Il massone lo conosce solo per intuizione, non per averlo appreso, in
quanto lo scopre a forza di frequentare la loggia, di osservare, di
ragionare e dedurre. Quando lo ha appreso, si guarda bene dal far parte
della sua scoperta a chicchessia, fosse pure il suo miglior amico
massone, perché se costui non è stato capace di penetrare da solo il
segreto, non sarà nemmeno capace di profittarne se lo apprenderà da
altri. Il segreto rimarrà dunque sempre tale. Ciò che avviene nella
loggia deve rimaner segreto, ma chi è così indiscreto e poco scrupoloso
da rivelarlo non rivela l’essenziale. Del resto, come potrebbe farlo se
non lo conosce? Se poi lo conoscesse, non lo rivelerebbe."
Non so a voi, ma a me la polenta continua a piacere senza grumi.

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