Carovana "I Sogni Resistono"

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Venerdì prossimo parte la Carovana "I Sogni Resistono" ideata dall’associazione Unilibera e dal Presidio "Rita Atria" di Chieri in collaborazione con Libera Piemonte.
Ecco il documento che ha ispirato i ragazzi che partono per formarsi e per continuare i percorsi di cittadinanza attiva e legalità che hanno contraddistinto l’anno sociale che si è appena concluso. Restate sintonizzati per scoprire quali incontri e quali riflessioni ci regaleranno i nostri carovanieri!

I SOGNI RESISTONO


Sono ormai trascorsi tre anni da quando alcuni studenti universitari di Torino concepirono un sogno a loro portata di mano: essere protagonisti di un’antimafia sociale dentro la nostra Università come, fuori da questa, Libera era stata capace di fare fino ad allora nelle scuole di tutta Italia coltivando la cultura della legalità democratica insieme a tanti bambini e ragazzi.
Ora quegli studenti sono cresciuti: alcuni di loro rischiano addirittura di terminare l’Università nei tempi giusti; a loro se ne sono aggiunti molti altri: insieme abbiamo compreso l’importanza di non assecondare il nostro impegno contro la cultura mafiosa e il potere connivente con essa alla nostra
permanenza all’interno dell’Università.
A un anno dalla
prima carovana itinerante tra i luoghi resistenti dell’Italia dell’antimafia,
abbiamo deciso di risalire sul furgone. Nel frattempo il presidio Atria
si è accresciuto, è maturato, e molti sono stati i progetti avviati:
alla forte matrice artistico musicale con la quale il presidio ha sempre
declinato le attività organizzate, si è andata ad aggiungere
la creazione di un archivio giornalistico sulla mafia, l’apertura
di uno sportello anti-indebitamento, nonché la gestione di uno spazio
di Libera. L’esigenza di essere sempre più incisivi in un nord Italia
sempre meno immune dalle infiltrazioni mafiose sta fortemente influenzando
il presidio al fine di intervenire in maniera sempre più incisiva nella
scuole e ipotizzare un programma radiofonico a cadenza periodica.
Per questi motivi abbiamo deciso
di salire insieme a bordo di due Ducati che ci porteranno prima in Campania,
poi in Calabria e infine in Sicilia; e, sempre per gli stessi motivi,
abbiamo scelto di intitolare questa carovana “I sogni resistono”:
siamo consapevoli che per farli vivere, occorre innanzitutto condividere
la medesima assunzione di resposabilità di chi vive all’insegna della
resistenza contro il sistema mafioso nei propri territori. Desideriamo
incontrare le associazioni, le cooperative, i famigliari delle vittime
di mafia e i testimoni di giustizia che hanno contribuito a costruire
percorsi di giustizia sociale nella nostra Italia e,
in questo senso,
l’hanno resa una e indivisibile contro ad ogni frammentazione sociale
di cui le mafie, ufficiali o meno che siano, sono le prime responsabili,
in questo paese.

Con noi porteremo
le fatiche di un anno che ci ha visti protagonisti, sotto vari aspetti,
dentro e fuori l’Università di Torino: ma, soprattutto, porteremo con
noi l’entusiasmo ispiratoci dalle storie, dai volti e dai nomi e cognomi,
incontrati durante gli scorsi mesi, per mezzo della rete nazionale di
Libera.

Desideriamo che questa rete divenga sempre più legame affettivo
capace di saldare indissolubuiomente i nodi che la compongono: a partire
da questi legami, e dalle riflessioni che ci offriranno stileremo il
manifesto col quale, a partire dal prossimo anno sociale, ognuno di
noi accoglierà altri studenti disposti a resistere insieme a noi.

Avremmo
potuto scriverlo da tempo questo manifesto “rappresentativo” delle
buone intenzioni che ci hanno guidato finora e che tuttora ci animano:
abbiamo
preferito non solo dare senso e significato alle parole
che ci apprestiamo a scrivere, ma anche una prospettiva a partire dalla
quale quel senso e quel significato possano incarnarsi concretamente
nelle nostre azioni future.

La prospettiva è proprio quella delle persone
che abbiamo scelto di incontrare durante questa carovana. A partire
dai loro occhi, dalle loro storie, dalla loro infaticabile sete di giustizia
dedichiamo questa carovana a Pino Masciari, alla sua famiglia e a tutti
i testimoni di giustizia
che danno autorevolezza a questa lotta comune
che ha accettato di scrivere un’altra storia italiana
, libera
da ogni potere e subordinazione mafiosa.
Chiederemo
a tutte le persone incontrate di firmare la lettera con la quale Pino
ha chiesto al TAR di rendere giustizia alle scelte coraggiose compiute
da lui e dalla sua famiglia di contro alle omissioni istituzionali che
finora hanno decretato la sofferenza e l’umiliazione di questo testimone
di giustizia.
Porteremo con
noi la terra della villa di San Sebastiano da Po
, uno dei beni più
significativi nella provincia di Torino confiscati alla famiglia mafiosa
dei Belfiore, luogo fisico da cui partì l’ordine per uccidere il magistrato
Bruno Caccia nel 1983: si tratta di un gesto simbolico per ribadire
che il significato di quella terra è lo stesso di quella campana, calabrese
e siciliana in cui le mafie hanno messo radici: per estirparle sappiamo
bene di dover assumerci tutti insieme lo sforzo di coltivare una cultura
della legalità democratica capace di far maturare un’altra Italia,
libera
da ogni potere e subordinazione mafiosa.
Se il sangue
versato per via della violenza mafiosa non muta di colore a seconda
delle longitudini, sappiamo altresì bene che anche quel profumo di
libertà evocato da Paolo Borselinno non muta la sua essenza e resiste
al puzzo dell’omertà mafiosa da Torino, a Caserta fino a Palermo. Insieme
vogliamo respirarlo: per questo partiamo, per questo torneremo.

3 thoughts on “Carovana "I Sogni Resistono"

  1. diego.sarno Reply

    Buon viaggio carovanieri… compagni! senza virgolette… 🙂

    diego

  2. pino Reply
    Carissimi Amici Carovanieri,

    Il vostro sostegno e il costante pensiero che rivolgete a me e alla mia famiglia mi commuove e nello stesso tempo mi da quell’ energia necessaria per continuare, con  “il passo del montanaro”, un percorso che si rivela ogni giorno sempre più tortuoso e pieno d’insidie.  

    La drammaticità della situazione che noi viviamo quotidianamente è difficile da capire e da fare capire, in quanto non si sa più chi sia il vero nemico. Per me è diventato oramai insostenibile. Mi attanaglia la paura perché riscontro e ho sempre più conferma che l’ostilità nei miei riguardi deriva dal fatto che ho toccato un nervo scoperto. E se  una goccia in mezzo al mare si perde , tante gocce  insieme fanno il mare.

    Questo è il senso che do  alla carovana e all’impegno dei carovanieri : reclutare nuove gocce affinché  la torbida palude sia sopraffatta da tante  gocce trasparenti e azzurre di mare.

    Vi porto nel cuore così come nel vostro viaggio voi portate nel cuore me e la mia famiglia.

    Vi abbracciamo tutti e vi vogliamo bene Pino , Marisa, Francesco e Ottavia Masciari  

    Lì 25 luglio 2008

  3. Nadia83 Reply

    Buon viaggio ragazzi…I sogni resistono e le speranze
    viaggeranno con voi!

    Un bacio
    Nadia

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