Pino, cittadino

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Già, per una volta cancelliamo tutti gli epiteti e dimentichiamoci, per un momento soltanto, dell’imprenditore, del testimone di giustizia e ricordiamoci dell’uomo, del padre di famiglia, del marito innamorato.

Ieri, Pino Masciari ha riassaporato per davvero l’essere cittadino, il senso di appartenenza alle Istituzioni, l’abbraccio con una città tutta: dal primo cittadino, fino all’ultimo, giunto, ci dicono i bene informati, in bicicletta!

Eh sì, perchè lo sciopero dei pullman, in un giorno ordinario, ha reso i numeri di ieri pomeriggio, ancora più straordinari. Più di cento persone hanno accompagnato Pino Masciari e famiglia da Piazza Castello, fin dentro la Sala Rossa del consiglio comunale perchè l’amico ricevesse la cittadinanza onoraria.

Da Palazzo Madama, sede del primo parlamento italiano, fino al luogo dove oggi siedono i nostri rappresentanti. Tutti sostenitori di questa proposta di cittadinanza onoraria, partita dagli amici di Pino, senza distinzione di sigle e nomi, promossa dalla consigliera Monica Cerutti e sottoscritta, appuno, da tutto il consiglio, nessuno escluso.

Una città amica, dunque, che ha ricordato il coraggio della denuncia, ha messo a fuoco le scelte difficili di un uomo e della sua famiglia, che ci “hanno indicato la strada da seguire”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, Castronovo e che ci hanno ricordato che il coraggio scatta quando non si può oltrepassare la linea vitale della dignità, come ha detto il Sindaco Chiamparino.

Questa giornata, insieme alla recente cittadinanza onoraria ad un altro protagonista della lotta alla ciminalità, Roberto Saviano, ci fanno esprimere l’auspicio che Torino sia sempre così: schierata dalla parte della legalità e delle regole, ma soprattutto attenta a non sottovalutare il fenomeno mafioso, che danneggia l’Italia intera e non solo il mezzogiorno.

La foto che correda l’articolo ci segnala l’abbraccio delle Istituzioni, che di questi tempi rende felici e che ci conforta perché quando c’è la volontà della politica, quando c’è l’appoggio della società, allora tutto è possibile.

“Uniti ce la possiamo fare” così ha concluso il suo intervento Pino, visibilmente commosso e felice.

La strada è segnata, dunque: per riconquistare la sua cittadinanza perduta, il sig. Giuseppe Masciari, per gli amici, Pino, ha cominciato dal Nord e dal basso. E i Masciari, con tutti i loro amici, non vogliono fermarsi più.

Guardare queste foto per credere!


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