SCHEDATI PERCHE’ MUSULMANI

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11/11/2009
Articolo tratto da peacereporter.net

La proposta è di Enzo Bortolotti, sindaco leghista di Azzano Decimo

Scritto per noi da
Luca Rasponi

Far west. Uno straniero arriva in città, tutti lo guardano con sospetto. E poco dopo, inesorabile, ecco lo sceriffo. Con stella, pistola e la fatidica domanda: “Che sei venuto a fare nella mia città, gringo?”. Prendete quello sceriffo, vestitelo in giacca e cravatta e trasportatelo dalle Terre selvagge al Friuli dei giorni nostri. Ed ecco magicamente comparire davanti a voi Enzo Bortolotti, sindaco leghista della cittadina di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone. Che alla fatidica domanda vuole sostituire un censimento: “In che Dio credi? Non sarai mica musulmano…?”


L’idea. Sembra un brutto film ma è proprio vero. Bortolotti e la sua giunta proporranno, alla riunione del consiglio comunale di giovedì 12 novembre, di censire i musulmani residenti ad Azzano. E non è neppure la prima volta che la Lega Nord avanza un’idea del genere. Pochi giorni dopo l’omicidio di Sanaa Dafani, uccisa dal padre perché aveva scelto di stare insieme ad un ragazzo italiano, il partito aveva presentanto una proposta analoga alla giunta regionale del Friuli, che l’aveva lasciata cadere.

I precedenti. Enzo Bortolotti è stato eletto per la seconda volta sindaco di Azzano nel 2007, con il 70 percento dei voti: un plebiscito. L’ampia base di consenso gli ha permesso di avanzare proposte sempre più estreme: dalle semplici ronde è arrivato infatti ad obbligare ogni immigrato a dimostare un reddito di almeno 5mila euro per accedere ai servizi sociali. Un provvedimento bloccato dall’Unione Europea, che lo ha ritenuto contrario alla sua Carta dei diritti fondamentali e al suo ordinamento legislativo. Senza considerare poi un vero e proprio precedente anti-islamico: la giunta comunale aveva vietato alle donne musulmane di indossare il burqa, con un’ordinanza poi vanificata dal Consiglio di Stato.

Le reazioni. Indignata l’opposizione, che definisce la vicenda “uno scandalo. Successe così anche nel ‘38 con le leggi razziali”. Dubbi anche dagli alleati del Pdl: “Preferiamo dedicarci a cose più concrete e coerenti con il rispetto della persona. Italiani, stranieri o immigrati che siano” ha detto il coordinatore regionale del partito, l’onorevole Isidoro Gottardo. Le convinzioni in materia di fede “appartengono alla sfera privata di ognuno di noi”. Dal mondo del diritto fanno notare che la proposta, oltre ad essere contraria alla privacy, viola gli articoli 3, 8 e 19 della Costituzione. Che sanciscono rispettivamente l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, la pari dignità di tutte le religioni e la libertà di culto.

L’imprevisto. Al momento però un ripensamento della giunta comunale non è l’unico fattore in grado di bloccare l’approvazione dell’ordinanza. La faccenda ha infatti un retroscena inaspettato: c’è un processo pendente nei confronti di Bortolotti che potrebbe costringerlo ad abbandonare la carica. Il sindaco ha contestato una multa, entrando così in un contenzioso con lo stesso ente che rappresenta, cioè il comune. Una condizione che la legge proibisce. In primo grado Bortolotti è stato condannato, ora si attendono gli altri due gradi di giudizio. Con una prospettiva singolare: sarebbe proprio strano vedere lo sceriffo in prigione.

One thought on “SCHEDATI PERCHE’ MUSULMANI

  1. Alessandro Reply

     

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    Ma vi rendete conto dell’ idiozia di questo articolo? Analizziamolo per capitoli: il primo, l’introduttivo, presenta un’ improbabile flashback temporale che non significa nulla, mette in bocca a Bortolotti cose mai dette e mai nemmeno pensate. E’ un immagine assolutamente distorta della realtà, frutto di una profonda ignoranza politica di chi scrive.

    Capitolo secondo: L’IDEA. Ecco che, come se fosse un fatto incredibile e assolutamente contro ogni legge, si propone un censimento degli immigrati. Guardate che è il minimo sapere chi abita nel paese! Tutti noi siamo censiti, registrati. Giustamente, per fattori di sicurezza, statistica e non solo. Perchè un immigrato non dovrebbe venire censito? E’ una persona normale, come tutti noi. Il censimento non è un atto razzista, non facciamolo passare come tale!

    Capitolo terzo: I PRECEDENTI. Nel 2007 Bortolotti è stato eletto sindaco di Azzano Decimo per la seconda volta con il 70% dei voti. Siccome la gente non è deficiente, vuol dire che il sindaco e la Lega hanno fatto un buon lavoro negli anni passati o vogliamo contestare anche questo? La soddisfazione della gente è stata massima ed il sindaco è stato rieletto. Normale, giusto. Passiamo all’altro argomento trattato nel paragrafo. Il fatidico Burqa. L’ignoranza qui ha raggiunto gli apici. Nessuno sa cos’è il burqa? Credo che chi ha scritto questo articolo e coloro che l’hanno reputato corretto e ragionevole debbano sapere determinate cose. Nella Sura 33 verso 59 si legge una frase che dice chiaramente: dite alle vostre donne di indossare i loro veli in modo che vengano riconosciute ma non violentate. Il burqa non permette di riconoscere una donna, in quanto è il copricapo completo. Molti pensano che questo sia un normale velo. Sbagliatissimo. Il burqa è il vestito completo che non permette neanche ad un millimetro del corpo della donna di mostrarsi. La copertura della faccia è completa. Una grata è posta davanti agli occhi. Nulla è visibile. Il Niqab, altro contestabile tipo di velo, prevede una copertura totale del volto e del resto del corpo, ad eccezion fatta degli occhi. Solo essi sono visibili. E se pensate che il burqa venga imposto dal corano, sbagliate ancora. Esso fu introdotto nel 1900 quando Habibullah Khan, grande emiro dell’Afghanistan, decise di imporre alle donne del suo harem questa speciale copertura, in modo da scongiurare ogni tentazione maschile, tranne la sua. Nulla di religioso, tutto estremamente razzista nei confronti delle donne. Sembrava dovesse sparire nel 1961 dopo che in Afghanistan una legge ne aveva vietato l’uso alle dipendenti pubbliche. Ma poi ci fu la guerra civile e il regime teocratico dei talebani giunse progressivamente a vietare a ogni donna di mostrare il volto. Chi andava in giro senza burqa veniva violentata, le veniva gettato addosso dell’acido o poteva finire uccisa. Il burqa divenne una regola che oggi resta discretamente rispettata anche in Iran, in parte della Palestina, del Libano, della Georgia, dello Yemen, dell’Arabia Saudita – nell’entroterra meno acculturato – e in generale dove ci sono musulmani sciiti. Difficilmente vedrete un burqa in Egitto, Turchia, Emirati Arabi, Kuwait, Indonesia o India. E in Italia perché vogliamo permetterlo? Esaltare la superiorità dell’uomo (inesistente) nei confronti della donna vi sembra una cosa corretta? Vergogna! Ma il signor Luca Rasponi prima di scrivere questi articoli si è informato? Esiste in Italia una legge del 1975 che parla delle normative anti-terrorismo. Vieta a chiunque di coprirsi il volto in luoghi pubblici “tranne che per giustificati motivi”. I magistrati ignoranti hanno sempre creduto che il motivo religioso sia un “giustificato motivo”. Ma qui non c’è nessun motivo religioso! Svegliatevi ed informatevi! Il vostro perbenismo rovina le civiltà! Chi non si oppone a questi scandali sta introducendo lui stesso (inconsapevolmente) la misogenia in Italia! Sul fatto del reddito minimo di 5000 euro ad ogni immigrato per accedere ai servizi sociali è meglio che vi informiate quali sono effettivamente le normative che regolano questi servizi nei confronti degli italiani, poi potremmo contestare.

    Basta ora, il quarto paragrafo riprende le questioni già trattate in precedenza e già smontate. Ricordate: chi è della lega non è razzista, non odia il prossimo, non è chiuso, cristiano integralista. Non è molte cose. Siate voi, gente di sinistra, i primi ad evitare queste forme di “razzismo ideologico e politico”. Informazione, cultura. Non si può andare avanti senza un dialogo aperto e responsabile. Sperando che la politica in Italia divenga migliore, porgo i miei più cordiali saluti a tutti voi. Aprite gli occhi! CHANGE YOUR MIND!

    Alessandro

     

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