La bellezza è uguale per tutti

Condividi

“Per sconfiggere la mafia bisogna insegnare alle persone a riconoscere la bellezza”. Da questa frase di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, inizia il pomeriggio del 10 ottobre organizzato in Cascina Caccia da ACMOS e da Alvise Chevallard di ARTE GIOVANE con artisti, attori e danzatori che mettono a servizio la loro arte per donare al bene confiscato e ai numerosi abitanti del luogo giunti per questa occasione, qualche ora di performances e attività con l’obiettivo di “far emergere la bellezza del luogo”.
Il tema che fa da filo conduttore a tutti è Il bello e il riuso ed è proprio dal riuso che parte la rappresentazione di Alessandro Sciaraffa e Turi Rapisarda con oggetti e luci trovati nella suggestiva cantina di Cascina Caccia, poi è il turno della compagnia di Teatro Danza Tardito/ Rendina nel cortile davanti alla casa con uno spettacolo dal titolo “La cascata” dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia e, infine, in salone gli artisti della compagnia Tedacà che leggono alcuni brani di Peppino Impastato, Rita Atria, Giulio Cavalli e Antonino Caponnetto.
Durante queste performances i bambini presenti hanno assistito al “Valentino’s Flea Circus”, il circo delle pulci di Chiara Trevisan e hanno potuto dipingere con l’artista Andrea Bertotti.
Molto suggestiva l’azione ideata da Paola Anziché tra una performance e l’altra, “Shopping-t”: alcuni dei presenti hanno indossato delle casacche piene di frutta da donare alle persone che assistevano alle rappresentazioni.
È stato presente all’intero pomeriggio Antonio Presti, raffinato e provocatorio operatore culturale siciliano da anni minacciato dalle organizzazioni criminali proprio per la sua arte e per la bellezza che ha saputo rappresentare.
Insomma, un bel pomeriggio in un bene confiscato alla mafia che ha contribuito a far ritrovare la bellezza della libertà in un luogo prima buio e marcio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *