Nuovi modi di raccontare le mafie in Piemonte (video)

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Sabato 12 novembre la rete di Libera Piemonte si è ritrovata a Torino, presso la Fabbrica delle E, per formarsi e condividere le strategie di azione dei prossimi mesi.

Il coordinamento, guidato da Maria José Fava, referente regionale, si è aperto con un reading teatrale, tratto dallo spettacolo “Un vento di potere” (in fase di costruzione…), messo in scena da “La Tromba del Trambusto” di Acmos e dal presidio Harry Loman, e con l‘inchiesta su mafie e politica nel territorio di Leinì, condotta da We Laika. Due strumenti non ancora ultimati, con cui si vuole raccontare la realtà delle mafie in Piemonte attraverso dati, immagini, suggestioni, interviste.

Lo spettacolo è stato presentato da Davide Romanelli, Enzo Cascini, Elisa Ferrero, e diventerà un importante strumento educativo e culturale da spendere in scuole e gruppi. In particolare, esso conterrà due canzoni, di cui una – di chiusura – ispirata alla storia di Pino Masciari, e racconterà le storie di un giovane affiliato, un politico, un imprenditore e un vecchio boss mafioso.

Il video-inchiesta (che per ragioni di tempo non tratta anche gli esempi positivi, come quello dell’amministrazione di Volpiano) verrà utilizzato per interrogare la politica, le istituzioni locali, la società civile, ancora troppo poco consapevole del fenomeno. Elena Ciccarello – che con Davide Pecorelli, Christian Nasi e Greta Bocca ha seguito la preparazione del video-, nell’invitare alla lettura di “Mafie in movimento” di Federico Varese, ha ricorda toche il termine “infiltrazione” è stato del tutto soppiantato da “grado di condizionamento”, e che non sono mai i boss a cercare i politici, ma viceversa, perchè i politici necessitano del consenso organizzato dai mafiosi sul territorio.

Alla formazione è seguito un intenso e partecipato dibattito, in cui è emersa l’importanza dello strumento L10, le piattaforme di cui sempre più territori si stanno dotando per valutare la politica sulla base di proposte ed idee.
Infine, un’attenzione alla rete che cresce sempre più: sono stati proclamati due nuovi presidi, a Novara e a Pinerolo, dedicati rispettivamente a Ilaria Alpi-Miran Hrovatin, e a Rita Atria.

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