Libera Piemonte sui fatti di Moncalieri

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COMUNICATO STAMPA

In relazione all’articolo a firma Diego Longhin comparso oggi 23 giugno 2009 sul quotidiano “La Repubblica” a pagina VII della Cronaca di Torino,

Libera Piemonte precisa quanto segue:

I ragazzi di Libera di Moncalieri non hanno sostenuto il sindaco Ferrero.

Con le proprie azioni, il Presidio di Libera “Peppino Impastato” chiede trasparenza, verità e correttezza nell’amministrazione della propria città.

Mai si è colorato politicamente ed ha sempre agito da attento osservatore del proprio territorio, certo che la partecipazione della cittadinanza sia fondamentale per una buona amministrazione.
La manifestazione di ieri era un segnale inequivocabile di continuità rispetto alla voglia di non essere spettatori, ma attori di questa democrazia.

E’ lo spirito di Libera: educare e rendere consapevoli i cittadini che l’impegno è tanto più importante quando significa assunzione di responsabilità per una società migliore.

Davide Mattiello
Referente Libera Piemonte



L’articolo di Repubblica

Davanti al municipio la protesta dei giovani di “Libera”

Pettorine gialle e caschetti. I ragazzi di Libera, l´associazione di don Ciotti contro le mafie, sono scesi in piazza a sostegno del sindaco Angelo Ferrero. Un sit-in davanti a Palazzo Civico, proprio sotto l´ufficio del primo cittadino, alle prese con le ultime riunioni per riuscire a comporre una nuova giunta e una nuova maggioranza. Tra un vertice e l´altro, tra una chiacchierata e l´altra nei corridoi del Comune, prima di entrare in consiglio comunale per l´ultimo discorso, Ferrero ha trovato il tempo di affacciarsi sulla terrazza del palazzo per salutare i giovani.
Una manifestazione colorata: una ventina di ragazzi, con tanto di bambini, in circolo sotto il Comune. Una presa di posizione contro il cosiddetto partito della betoniera, quello che in questi mesi ha messo nell´angolo il primo cittadino e la giunta, in particolare l´assessore all´Urbanistica Noemi Gallo, al centro delle polemiche per mesi, fino alla richiesta di dimissioni avanzata da una parte del Pd. Non a caso i ragazzi di Libera hanno scelto di travestirsi da muratori ed elettricisti. «Noi stiamo con Ferrero – dicono – non vogliamo che Moncalieri si trasformi in una città dove i lavori, le opere che si devono realizzare, i progetti che dovrebbero dare un volto nuovo al comune si trasformino in affari solo per pochi».
Dopo il sit-in gli attivisti di Libera sono entrati in Comune per assistere, tra il pubblico, al consiglio comunale. Solo posti in piede. I vigili avevano già bloccato gli ingressi, dovendo respingere numerosi cittadini che volevano partecipare alla seduta. Ma ormai si era raggiunto l´overbooking. Al suo ingresso in aula Ferrero è stato accolto con un fragoroso applauso. Nessun fischio. Alla fine i giovani di Libera hanno srotolato anche un piccolo manifesto sul fondo della tribuna: «Moncalieri ha bisogno di Ferrero».
(d. longh.)

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