La mafia dei salotti buoni

Condividi

liga

 

Impeccabile nel suo doppiopetto. Elegante come un professionista deve essere. Insomma, lontano dallo stereotipo del mafioso pecoraro. Giuseppe Liga è per tutti è “l’architetto”, professionista palerminato capace di sedersi nei salotti buoni della città e gestire gli affari del più potente mandamento siciliano sulla piazza: i Lo Piccolo. Secondo le indagini, infatti, sarebbe proprio Liga ad aver tentato di ricostruire la Cupola dopo la cattura di Salvatore Lo Piccolo. Da mente finanziaria del gruppo a capo indiscusso del mandamento palermitano. Un’ascesa impressionante, senza sporcarsi le mani in prima persona. Con la sua cattura in molti hanno sottolineato il nuovo corso della malavita: meno sangue, nessuna bomba ma tanti affari. Il silenzio aiuta e non fare troppo rumore è il modo più semplice per investire le liquidità accumulate illecitamente. Ad accusarlo sono quattro collaboratori di giustizia, oltre alle intercettazioni che hanno evidenziato il ruolo di primo piano dello stimato architetto palermitano.

Liga conduceva due vite parellele: il professionista impegnato nell’ associazionismo e con la passione per la politica e il boss elegante. Era lui l’uomo di riferimento per risolvere le problematiche all’interno dell’onorata famiglia e sempre lui l’uomo deputato a gestire il racket delle estorsioni.

Ora Liga si trova al 41 bis. Un professionista in doppiopetto capace di intimidire e controllare il territorio con i suoi sodali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *