Il dovere di testimoniare

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Venerdì sera è stata dedicata alla testimonianza e all’impegno civile. A Borgaro, presso il cinema Italia, la compagnia dei Camaleonti ha portato in scena lo spettacolo sui testimoni di giustizia e, a seguire, Orme si è cimentata nella versione di “Picciridda”, dedicata a Rita Atria. A seguire, un dibattito pubblico, con Gian Carlo Caselli e Andrea Zummo, intervistati dai ragazzi del corso di giornalismo, delle scuole di Borgaro.
È stata una bella occasione di confronto, per riflettere su temi cari a Libera, per ricordare la figura di Rita Atria, per ribadire l’impegno antimafia nelle sue diverse forme; il tutto attraverso la forma dell’arte e del teatro, per provare a raggiungere il grande pubblico.
La sala era gremita, presente anche il Sindaco e vari amministratori, molti i temi affrontati: la testimonianza, l’etica pubblica, la responsabilità della politica, il riuso sociale dei beni confiscati, la vita sotto scorta.


La conclusione della serata, si può riassumere con la citazione da Paolo Borsellino, usata sul palco, che è vale più di mille descrizioni: “La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”