La crisi comincia a farsi sentire un po’ ovunque in Italia, anche nel Nord, tradizionalmente ricco e produttivo. Il 25 Agosto 2011 il consiglio comunale di Galliate, paese di 15.000 anime nel novarese, ha deciso di rescindere la propria adesione alla rete nazionale ‘Avviso pubblico’. Il recesso si traduce nella decisione di non versare i 750 euro di quota annuale nelle casse dell’associazione. Tale quota consente, in parte, ad Avviso pubblico di fare ciò per cui è nata, ossia di formare, collegare ed organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori da essi governati.
Il sindaco Davide Ferrari ha spiegato come alla base di questa scelta stia un calcolo logico, che vede in cambio della corresponsione della quota annuale ad Avviso pubblico null’altro che l’iscrizione ad una mailing list e mai una proposta o una iniziativa.
Di seguito riportiamo le specificazioni, diramate tramite un comunicato stampa, con cui Avviso pubblico ha spiegato i particolari della vicenda.
– Il Comune di Galliate non ha mai provveduto a versare la quota di iscrizione ad Avviso Pubblico. Il Comune ha chiesto di aderire nel 2009;
– Nell’ultima assemblea nazionale svoltasi a Firenze il 19 novembre 2010, in considerazione dei tagli previsti dalla manovra finanziaria di quel tempo, Avviso Pubblico ha deliberato di ridurre la quota che gli enti locali devono versare annualmente per essere iscritti all’Associazione. Il Sindaco Ferrari dovrebbe essere a conoscenza di questo dato, che è stato comunicato ufficialmente agli enti associati;
– A tutti gli appuntamenti di carattere nazionale e locale organizzati dall’Associazione – assemblee, corsi di formazione, eventi e iniziative pubbliche – il Comune di Galliate non risulta aver partecipato con un suo rappresentante;
– Il Comune di Galliate non ha sinora aderito alla campagna nazionale contro la corruzione promossa da Avviso Pubblico e Libera e partita nel dicembre 2010;
– Avviso Pubblico ha fornito, e fornisce, servizi e strumenti a tutti gli enti locali associati. Con quelli che avanzano proposte serie e concrete o si dimostrano particolarmente attivi sulle tematiche trattate dall’Associazione, Avviso Pubblico dà vita a specifici eventi e progetti. Non è questo il caso del Comune di Galliate.
La scelta del Comune di Galliate di non aderire più ad Avviso Pubblico è legittima e va rispettata. Tuttavia, questo non esime dall’evidenziare come le motivazioni addotte dal Sindaco Ferrari non risultino convincenti. Colpisce che il Comune compia questa scelta in un momento storico in cui, come testimoniano recenti inchieste giudiziarie, la ‘ndrangheta calabrese e altre organizzazioni mafiose abbiano accentuato la loro insidiosa capacità pervasiva sia nel tessuto economico-finanziario che in quello sociale, politico e amministrativo, sia piemontese che lombardo.
Avviso Pubblico continuerà, come sempre, a portare avanti la sua azione di formazione civile contro le mafie e i suoi progetti. E lo continuerà a fare insieme agli enti locali che concretamente si impegnano nella promozione della cultura della legalità democratica.
Il sindaco Ferrari ha spiegato che i 750 euro dell’iscrizione annuale verranno versati «sul territorio» e in particolare all’Associazione dei carabinieri in congedo, così da consentire «ai bambini di andare a scuola sicuri, alle persone anziane di frequentare il mercato senza il timore di essere borseggiate, a Comune e associazioni di poter svolgere in piena tranquillità le manifestazioni».