Apprendiamo con soddisfazione la decisione della Commissione Toponomastica del Comune di Torino, riunitasi ieri, di intitolare ad una delle vittime della strage di Capaci, Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, i giardini di via Boston angolo via Gorizia.
Un segnale importante, in un momento in cui la memoria delle vittime delle mafie richiama ad un impegno sempre maggiore nel contrastare l’illegalità ogni giorno e ad ogni livello.
Ci teniamo a risottolineare l’importanza della proposta che Libera porta avanti in rappresentanza della società civile torinese, da alcuni anni, di intitolazione di un luogo della città alla memoria della vittima di mafia Mauro Rostagno, giornalista torinese assassinato nel trapanese nel 1988.
Crediamo sia di fondamentale importanza che in Commissione Toponomastica i rappresentanti delle istituzioni torinesi trovino una posizione concorde sulla figura di Mauro Rostagno.
È necessario, a nostro parere, che nella decisione venga considerata la posizione, frutto di anni d’indagine, della Procura di Palermo, secondo cui Mauro Rostagno è stato assassinato a causa dell’attività giornalistica che conduceva con coraggio e fermezza nel trapanese, sfidando apertamente i poteri mafiosi locali. Il processo volto a ristabilire la verità sul suo omicidio è ancora in corso, perchè negli anni si sono susseguiti depistaggi e indagini superficiali che hanno anche alimentato i pregiudizi diffusi.
Secondo le accuse che emergono nel processo in corso a Trapani Mauro Rostagno è stato freddato su mandato del boss trapanese Virga e appoggiato dal gotha di Cosa Nostra: a benedire il progetto della sua eliminazione sarebbero stati Francesco Messina Denaro e Totò Riina.
In questa città Mauro Rostagno è nato e tuttora vivono la figlia, la compagna e la sorella, che attendono dopo oltre vent’anni di conoscere la verità. Le memorie, nelle loro diversità, delle vittime innocenti delle mafie vanno tutte preservate.
Torino si è espressa con oltre mille firme chiedendo che il nome di Mauro Rostagno trovi adeguati spazi e riconoscimento.
Per Mauro Rostagno, per la sua famiglia, e per Torino.