I libri di Boosta nei beni confiscati

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boosta
I beni confiscati alle mafie sono luoghi di cultura e riscatto. Rappresentano un modo diverso di vivere le relazioni, di creare economia, di scambio e di incontro.
Per questo non possiamo che essere felice per il dono speciale fatto da Davide di Leo – in arte Boosta – tastierista dei Subsonica. I suoi libri, infatti, saranno ospitati in due beni un tempo appartenuti al crimine organizzato ed oggi restituiti alla collettività. Di seguito vi riportiamo il commento di Boosta.
Ho donato tutta la mia biblioteca.
L’ho donata a Libera e tutto quello che ho letto ed imparato, quello che ho amato e sognato finirà sulle mensole di due beni confiscati alle mafie qui, in provincia di Torino, per gli occhi di tutti.
Che senso avrebbe avuto tenerli in casa quando erano già stati letti, divorati, amati, odiati, non considerati, annusati.
Il rapporto dell’Ocse che relega l’Italia in una posizione di bassezza inaudita è il sintomo piu’ allarmante che potessimo scoprirci addosso.
Il mio è un piccolo gesto. molto sensato.
Un Paese che non legge è un Paese che non immagina.
Non immaginare significa chiudere la porta ad un futuro diverso.
Un Paese che non legge è un Paese che non ha strumenti per sconfiggere la paura.
E la paura è sempre foriera di guerra e sudditanza, di egoismo ed incapacità.
Una società civile e responsabile che crede in un tempo migliore non puo’ permettersi un’abiura cosi’ definitiva nei confronti del futuro.
Senza leggere diventiamo vigliacchi.
Senza leggere non esiste scala mobile.
Di valori e denari e desideri.Se vi va parlatene in giro, rifletteteci.
Presto insieme a Libera attrezzeremo una rete di ricezione e questo gesto, per chi desideri farlo, sarà un piccolo passo di responsabilità.
Per il prossimo.
Per noi.

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