Elezioni in Piemonte: tutte le piattaforme di Libera

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Nel 2010, in occasione delle elezioni regionali, Libera Piemonte aveva concretizzato un’intuizione importante: proporre dal basso ai futuri consiglieri dei nodi su cui lavorare nella futura legislatura. A quattro anni di distanza, l’esperienza è stata ripetuta battezzando la piattaforma l7, del quale vi abbiamo ampiamente parlato. Ma non è l’unica proposta, ce ne sono molte altre. I presidi piemontesi di Libera si sono attrezzati per non farsi scappare l’occasione di usare su più ampia scala lo stesso strumento.

 

La prima fu L10. Nel 2010 Libera Piemonte creò una piattaforma con 10 proposte politiche (http://l10.liberapiemonte.it/l10/) concrete da sottoporre a tutti i candidati alle elezioni, chiedendo loro di impegnarsi in queste, nel caso fossero concordi, o di spiegare perché non le avrebbero appoggiate, nel caso fossero contrari.

Insomma, l’intento era quello di creare trasparenza. Dialogare con i candidati, ma soprattutto strutturare un rapporto di collaborazione tra le istituzioni e la società civile. Legame fondamentale per combattere le mafie e la corruzione, e l’insinuarsi di queste in pezzi della politica e dell’imprenditoria.

 

Sappiamo che la maggioranza uscente è stata dichiarata illegittima, ma alcuni risultati si sono visti. Per questo, a pochi giorni dalle elezioni in tutto il Piemonte sono proliferate altre piattaforme. Ecco quali sono e cosa chiedono.

 

In Provincia di Alessandria sono tre le piattaforme.

L10 Ovada contiene appunto 10 proposte relative alla trasparenza nella gestione della cosa pubblica, alla gestione degli appalti e l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli eletti, norme di incandidabilità per chi è stato rinviato a giudizio o condannato in primo grado per reati legati alla mafia e contro la pubblica amministrazione e che lo stesso criterio sia esteso alle nomine di competenza del primo cittadino, la difesa del welfare locale e dell’ambiente, un’attenzione maggiore alla sensibilizzazione sulle problematiche connesse al gioco d’azzardo e ad una campagna di incentivazione di quelle attività, bar e tabaccherie, che rinuncino ad avere le slot machines. (Scarica il pdf:L 10 Ovada )

 

L8 Novi Ligure. Appena nata la sezione di Libera novese ha stilato 8 proposte per il governo della città. In sintesi, Libera chiede che non siano candidate persone rinviate a giudizio o condannate per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione, e che lo stesso criterio sia esteso a tutte le nomine di competenza del sindaco.  Il presidio “Domenico Petruzzelli” chiede inoltre che sia istituita una anagrafe pubblica degli eletti, degli amministratori pubblici, delle nomine di competenza del sindaco e di coloro che ricoprono ruoli pubblici nelle società comunali o partecipate. La lotta al gioco d’azzardo è un altro dei punti: la richiesta è quella di far comprendere alla cittadinanza i rischi del vizio e di concedere agevolazioni fiscali ai locali “no slot”, come a Ovada. Vengono poi chieste maggiori garanzie di diritti alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità a causa della povertà e impegno nel celebrare il 21 marzo, “Giornata in ricordo delle vittime delle mafie”. (Scarica il pdf:L8 Novi Ligure )

 

L10 Casale. Il presidio “Totò Speranza” di Casale Monferrato, ha lanciato un elenco di dieci richieste.  I dieci punti elencati nel programma, individuati anche grazie alla collaborazione con altre associazioni e realtà locali affrontano diverse tematiche: la bonifica, la mobilità, la memoria e la lotta alle mafie e al gioco d’azzardo oltre che l’incandidabilità di persone rinviate a giudizio o condannate per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione. (Scarica il pdf: L10 Casale)

 

Cambiamo provincia. L10 Verbania. Le proposte di Libera Vco in vista delle elezioni amministrative racchiudono i dieci punti in 4 aree: legalità e rappresentanza, trasparenza, educazione e ambiente e servizi.  (Scarica la piattaforma)

In provincia di Torino, ci sono piattaforme per Villastellone, Rivarolo, Leinì, Giaveno e Rivoli.

L5 Villastellone e Santena. Il presidio “Libero Grassi” che accomuna i  territori di Santena e Villastellone ha focalizzato in cinque punti gli impegni che chiede alla politica: attenzione e trasparenza sul ciclo del contratto pubblico; la preservazione dell’ambiente e delle aree verdi tramite l’uso del Piano Territoriale di Coordinamento; l’educazione alla legalità; la trasparenza, chiedendo di pubblicare sul sito del comune le registrazioni dei consigli comunali e l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti, degli amministratori pubblici, delle nomine di competenza del sindaco e di coloro che ricoprono ruoli pubblici nelle società comunali o partecipate. Non manca l’etica, con l’incandidabilità di persone rinviate a giudizio o condannate per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione. E infine l’adesione del comune ad Avviso Pubblico: Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie (Scarica il PDF)

 

L6 Rivarolo. Dopo lo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose il presidio “Luigi Ioculano” di Cuorgnè sottopone a tutti i cinque candidati alla carica di Sindaco una richiesta di impegno su più fronti: legalità e trasparenza, formazione per i consiglieri e gli assessori, accesso a informazioni e atti amministrativi massima attenzione sui lavori pubblici, consigli comunali in diretta streaming e possibilità di aggiudicare i bandi non solo alle aziende che “offrono meno”. Infine, particolare attenzione allo stato sociale e ai beni pubblici. (Scarica il pdf:Piattaforma L6 – Rivarolo Canavese)

 

L8 Leinì. Anche qui il precedente consiglio comunale è stato sciolto a seguito dell’inchiesta Minotauro, sulla ‘ndrangheta in Piemonte. Libera chiede tra gli 8 punti di prendere consapevolezza della presenza criminale e ai candidati di non presentare in lista condannati, rinviati a giudizio o indagati per reati connessi alla criminalità organizzata o contro la pubblica amministrazione. Di riconoscere come prescrive la legge regionale la Giornata della Memoria e dell’Impegno (21 marzo). Aderire alla rete di Avviso Pubblico e Sottoscrivere la carta di Pisa. Lavorare sulla formazione scolastica e sulla trasparenza amministrativa. Sviluppare come da legge regionale un Piano per l’Edilizia Economica Popolare. Contrastare il gioco d’azzardo implementando misure di agevolazione fiscale per quei locali che rinuncino a questa forma di reddito. (Scarica il pdfL L 8 Leini )

Anche Giaveno si è dotata di una piattaforma di proposte per contrastare le mafie. Come negli altri casi si chiede di non candidare persone rinviate a giudizio, supportare le attività connesse alla cultura dell’antimafia, aderire alla Carta di Pisa, ma anche di monitorare la sicurezza degli istituti scolastici. Scarica il pdf Piattaforma L7 Giaveno

L5 Rivoli. Anche il presidio “Fratelli Piol” ha formulato 5 punti su cui far discutere i candidati. Riguardano l’incandidabilità in lista di condannati, rinviati a giudizio o indagati per reati connessi alla criminalità organizzata o contro la pubblica amministrazione. L’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti. L’adesione ad Avviso Pubblico e alla Carta di Pisa. La celebrazione del 21 marzo. L’azione e la prevenzione contro i rischi del gioco d’azzardo visto come fulcro di interessi mafiosi. L’annullamento di gare d’appalto con il metodo del massimo punteggio e la penalizzazione in gara per ditte con condanne legate a reati contro la pubblica amministrazione. La messa in sicurezza degli edifici scolastici. E infine la riconferma dell’Osservatorio antimafia. (Scarica il pdf L5 Rivoli)

 

Ultima. L7 Piemonte. Indagini complesse di polizia come Colpo di Coda, Alba Chiara e Minotauro hanno smentito chi credeva che le mafie non avessero casa in Piemonte. La ‘ndrangheta in particolare ha legami stretti con parti della politica piemontese. L7 chiede ai candidati consiglieri e presidenti di non candidare persone rinviate a giudizio o condannate per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione. Sette punti programmatici che vanno dalla cultura della legalità alle candidature senza condanne, dalla lotta alla corruzione e al gioco d’azzardo, dall’usura alla normativa sulle cave fino a giungere all’attivazione degli strumenti necessari per contrastare la povertà. (Scarica il pdf)

Le piattaforme sono già partite e i candidati cominciano a rispondere. Ma il lavoro di Libera non finirà con delle interviste. La fase più attesa sarà quella seguente all’apertura delle urne, fase in cui il lavoro dei comuni e della regione, freschi di elezione, verrà monitorato alla luce di quanto sottoscritto in questa fase di campagna elettorale.

Non ci resta che augurarvi buon voto. Un voto contro le mafie.

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