Novara, 21 marzo: Passaggio a Nord-Est – Orizzonti di Giustizia sociale

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Fin dal 1995, Libera dedica il primo giorno di primavera alla memoria, organizzando la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie in un luogo simbolico d’Italia.

Nel 2017 il 21 marzo diventa Giornata Nazionale, grazie ad una legge del nostro Stato. Dal 2016 si è deciso di individuare in ogni regione una città significativa nella quale celebrare questa giornata.

Per la XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie Libera in Piemonte ha scelto NOVARA.

Novara è territorio di confine, terra di nessuno

Il 21 marzo 2019 si terrà la ventiquattresima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ricorrenza che segna la storia di Libera, nata nel 1995 in risposta al periodo delle stragi mafiose.

A livello nazionale Libera celebrerà la Giornata della Memoria e dell’Impegno nel Triveneto e più precisamente a Padova, mentre a livello regionale la scelta è ricaduta su Novara, provincia nella quale esiste dal 2007 un coordinamento dell’associazione.

Perché il 21 marzo a Novara? A oggi non si registra nessuna operazione antimafia dedicata al territorio novarese, pur non mancando novaresi condannati per 416-bis o per concorso esterno in associazione mafiosa, oltre a diversi casi di estorsione e usura, spesso perpetrati con modalità criminali molto vicine a quelle mafiose, di prostituzione e di reati ambientali gravi, con tanto di collegamenti con la ‘ndrangheta. Molti di essi riguardano il mondo delle cave, settore economico di rilievo in provincia di Novara nel cui ambito si consuma nel 2010 il fatto che segna la svolta nella percezione della presenza criminale nell’opinione pubblica locale: l’omicidio di un imprenditore di Romentino (NO) compiuto con modalità paramafiose.

Il 2010 è anche l’anno dell’operazione Crimine-Infinito, che a luglio conduce dietro alle sbarre circa trecento affiliati alla ‘ndrangheta tra Calabria e Lombardia, nel cui troncone sono presenti anche i tre novaresi Rocco Coluccio, Carmine Verterame e Fabrizio Parisi (quest’ultimo residente a Ghislarengo, comune del vercellese al confine con la provincia di Novara, ma braccio destro di Verterame): tutti e tre verranno condannati per associazione mafiosa. Coluccio in particolare è identificato dalle carte processuali come figura di spicco negli ambienti criminali non solo lombardi ma anche novaresi, rivestendo il ruolo di responsabile di un gruppo ‘ndranghetista nel Novarese.

La conseguente domanda è scontata: chi sono gli altri affiliati? Una domanda che non trova risposta neanche con l’operazione Minotauro e le successive operazioni figlie, che negli anni successivi scoperchiano un altro vaso di pandora, quello piemontese. L’assenza di Novara suscita diversi interrogativi, riguardanti non solo i motivi dell’esclusione ma anche il più classico dei luoghi comuni sui novaresi: sono più piemontesi o più lombardi, in questo caso dal punto di vista criminale? La risposta la dà con un’immagine significativa Rocco Marando, uno dei pentiti chiave di Minotauro, rivelando come nella spartizione degli interessi sulla costruzione dell’autostrada Torino-Milano «la parte al di qua di Novara era di quelli di Volpiano (Marando apparteneva alla locale di Volpiano), la parte al di là era dei milanesi»: Novara è il confine.

Cambia dunque la prospettiva con cui si guarda al fenomeno mafioso nel Novarese, come suggeriscono anche i numerosi episodi che negli anni lo lambiscono, avvenimenti perlopiù apparentemente scollegati tra loro e riconducibili a diversi gruppi criminali, i quali sembrano convivere pacificamente in un nodo di confine come quello novarese, a metà tra Torino e Milano e non distante dalla Svizzera. Un’impressione rafforzata dalle evidenze del soggiorno di latitanti tra cui il più illustre è sicuramente Balduccio Di Maggio, ex autista di Totò Riina che, tratto in arresto nel 1993 a Cureggio (NO), collaborò all’identificazione e alla cattura del Capo dei capi.

La compresenza e la confusione di interessi delle diverse mafie sullo stesso territorio è ben rappresentata dalla storia della famiglia Di Giovanni, famiglia di origini siciliane giunta a Novara proprio dopo l’omicidio a Palermo di uno dei suoi membri e al centro di diverse inchieste riguardanti soprattutto i reati di usura ed estorsione e che, pur non avendo mai compreso accuse per 416-bis, hanno più volte evidenziato i collegamenti di questa famiglia con esponenti di differenti realtà criminali. Tra questi, come emerge dal dibattimento del processo denominato Bloodsucker (Sanguisuga), c’è proprio il pentito appartenuto a Cosa Nostra Balduccio Di Maggio, ma non mancano esponenti della ‘ndrangheta lombarda, tra cui Carmine Verterame, e piemontese. Il quadro del Novarese che ne emerge è quello di uno spazio franco, una terra di nessuno dove cercare rifugio dalla legge o dalla vendetta dei clan rivali e dove distinte forze criminali sembrano convivere e a tratti collaborare.

A restituire questa pluralità sono anche i beni confiscati alle mafie presenti nella provincia di Novara, uno dei motivi principali a sostegno della sua scelta per la celebrazione 21 marzo 2019. Il 2019 infatti sarà un anno decisivo per i beni che da molti anni attendono il riutilizzo sociale: l’appartamento e il negozio del capoluogo, la torretta di Borgomanero e soprattutto il Castello di Miasino, il cui iter di ristrutturazione dovrebbe terminare proprio in tale anno.
Lo scopo del 21 marzo è quindi duplice: da una parte raccontare un territorio apparentemente poco interessato da fenomeni mafiosi e richiamare l’opinione pubblica alla giusta attenzione, senza dover attendere operazioni di polizia o fatti di sangue, dall’altra riunire i cittadini intorno all’opportunità dei beni confiscati e sollecitare le istituzioni affinché portino a compimento il processo di restituzione alla collettività di queste risorse economiche, sociali e simboliche.

 

Programma della giornata

9,00 Ritrovo allo Stadio Piola, Piazzale Edmondo Mornese, Novara

9,30 Partenza corteo

10,30 Arrivo in Piazza Martiri della Libertà, Novara. Accoglienza, saluti istituzionali

11,00 Lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie con il coinvolgimento di Istituzioni e cittadinanza

12,00 Collegamento con Padova e ascolto delle conclusioni di Don Luigi Ciotti

12,30 Conclusioni e saluti

Dalle ore 13,00 Animazione di piazza

Dalle ore 14,30 SEMINARI DI APPROFONDIMENTO

 

MAPPA DI NOVARA con il percorso, i seminari e i locali convenzionati per il pranzo, scarica qui o consultala qui 

 

Iniziative presso luoghi di interesse artistico e culturale

Nel pomeriggio del 21 marzo, sarà possibile visitare gratuitamente i seguenti luoghi:

Duomo di Santa Maria, Battistero, Chiesa di San Marco, Basilica Dan Gaudenzio, Castello, Broletto.

I luoghi aperti con visite gratuite non guidate sono i seguenti:

 

Programma dei seminari

Tutte le attività pomeridiane avranno inizio alle ore 14.30.

Riconoscere le mafie: tra nuove forme e nuovi contesti POSTI ESAURITI

Seminario sulle mafie del nord
Intervengono:
Rocco Sciarrone, Docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Torino
Paolo Tamponi, Docente di Diritto penale presso l’Università del Piemonte Orientale, ex Procuratore Capo di Vercelli
Cristina D’Ercole, Segretario Generale della Camera di Commercio di Novara
Roberto Gado, responsabile del Registro Imprese della Camera di commercio di Novara
Presso: Camera di Commercio, via degli Avogadro, 4

Le mafie della porta accanto: la presenza criminale in Piemonte

Seminario sulle mafie del nord
Intervengono:
Giuseppe Legato, giornalista de La Stampa
Colonnello Domenico Mascoli, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Novara
Modera: Francesco Moscatelli, giornalista de La Stampa
Presso: Castello Visconteo Sforzesco, piazza Martiri della Libertà, 3

Caporalato. Contrasto, dignità del lavoro e filiera etica

Seminario sul lavoro stagionale e sul caporalato
Intervengono:
Davide Mattiello, presidente Fondazione Benvenuti in Italia, parlamentare XVII Legislatura
Daniele Ghiglietti, segretario generale FLAI CGIL Novara-VCO
Enrico Nada, responsabile Servizio Politiche Sociali e Relazioni Esterne Nova Coop
Francesca Galliano, referente Libera Saluzzo
Presso: Fondazione Faraggiana, via Bescapè, 12

La corruzione nuoce gravemente alla salute

Seminario sulla corruzione in ambito sanitario
Intervengono:
Nerina Dirindin, docente di Scienza delle Finanze presso l’Università degli Studi di Torino, senatrice XVII Legislatura
Domenico Rossi, presidente Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Piemonte
Paola Dalla Piazza, Responsabile Anticorruzione Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara
Modera: Attilio Barlassina, giornalista
Presso: Aula Magna Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della carità”, corso Mazzini, 18

La posta in gioco: le nuove frontiere del gioco d’azzardo. Ludopatie: danni, diffusione e prevenzione

Seminario sul gioco d’azzardo patologico
Intervengono:
Giorgio Albertinale, presidente Federconsumatori Novara
Caterina Raimondi, psicologa, psicoterapeuta, referente ambulatorio GAPDPD ASL NOVARA – sede di Trecate
Angela Gregorini, vice Sindaco Comune di Pavia, assessore Commercio e Attività produttive, Personale e Rapporti con Università
Marzia Demarchi, Legambiente – circolo Pioppo, Novara e Galliate
Partner: Comitato Mettiamoci in gioco
Presso: CGIL, via Mameli, 7/B

Risvolti identitari di una società che accoglie persone traumatizzate POSTI ESAURITI

Seminario sulla tratta degli esseri umani. Leggi qui la descrizione
Intervengono:
Giorgina Giacchino, psicologa, psicoterapeuta
Antonella Giordano, psicologa, psicoterapeuta
Partner:
Liberazione e Speranza
Presso:
Circolo dei lettori, Broletto, via fratelli Rosselli, 20

“Dove bisogna stare” POSTI ESAURITI

Documentario sull’accoglienza. Leggi qui la descrizione
Regia di: Daniele Gaglianone
Partner: Git Banca Etica
Consigli per la visione: +13 anni
Presso: Cinema Araldo, via Maestra, 12

“Denuncio tutti. Lea Garofalo” POSTI ESAURITI

Spettacolo teatrale su Lea Garofalo. Leggi qui la descrizione
Scritto e diretto da: Giovanni Gentile – Compagnia Teatro Prisma
Consigli per la visione:
+13 anni
Presso:
Teatro dell’Istituto Salesiano San Lorenzo, Baluardo la Marmora, 14

“E vinse la musica, un linguaggio di ritmo, suoni e parole”

Spettacolo di musica e parole
Introduce: Isabella Sorgon, referente provinciale Libera Asti
A cura di: Red Velvet (Giulia Rossi, Beppe Rosso, Simone Barbiero)
Presso: Ex Caserma Passalacqua, viale Ferrucci, 4

gLocal: un gioco per conoscere le mafie POSTI ESAURITI

Gioco di carte. Leggi qui la descrizione
Il gioco si svolgerà su due turni di massimo 20 persone l’uno.
1^ turno ore 14,30
2^ turno pre 16,00
Presso: Museo di storia naturale Faraggiana Ferrandi, via Gaudenzio Ferrari, 13

Laboratori sull’educazione alla legalità democratica

8 laboratori su prenotazione, rivolti alle classi delle scuole secondarie di secondo grado
Mafie al Nord POSTI ESAURITI
Mafia e cinema POSTI ESAURITI
Mafia e cibo POSTI ESAURITI
Mafia e mafiosità POSTI ESAURITI
3 laboratori su prenotazione, rivolti alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Beni confiscati POSTI ESAURITI
Libera e 21 marzo POSTI ESAURITI
Mafia e cibo POSTI ESAURITI

Leggi qui la descrizione dei laboratori. Per prenotare, vai alla sezione Gruppi e Scuole

A cura di: Acmos APS
Presso: TUTTI I  LABORATORI SI TERRANNO presso l’Istituto Salesiano San Lorenzo, Baluardo la Marmora 14, TRANNE IL LABORATORIO “Mafia e cibo” per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, che si terrà presso l’aula didattica del Broletto, via fratelli Rosselli, 20

Animazione di piazza e musica dal vivo

Laboratori di giocoleria, musica e spettacolo di strada
A cura di: LaRibalta Art Group
Presso: Piazza Duomo, dalle 14,30 alle 17,30

Concerto
A cura di: Clan Mamacè e Mataj dal Tzich
Presso: Piazza delle Erbe, dalle 15,30 alle 19,00

 

Informazioni sui bus (Torino e provincia)

A partire da Lunedi 18 marzo, chi si è iscritto riceverà tramite e-mail le informazioni logistiche sul luogo di partenza.

Orario di ritrovo: 06,45 del mattino del 21 marzo, partenza ore 7,00.

Ritorno con partenza da Novara, piazzale Edmondo Mornese, alle ore 14,00 o alle ore 18,00, secondo prenotazione.

Costo A/R: € 12 a persona.

I minorenni, che viaggiano sui nostri bus, dovranno scaricare (scarica qui) la liberatoria e inviarla a info@liberapiemonte.it, entro il 19 marzo.

È possibile corrispondere il prezzo del bus in contanti, presso la segreteria di Libera Piemonte, oppure tramite bonifico, entro e non oltre il 19 marzo 2019, su C/C intestato ad ACMOS APS [BANCA POPOLARE ETICA – filiale di Torino] IBAN: IT29Q0501801000000011111119 – causale: Contributo per 21 marzo 2019. Si prega di inviare la contabile del bonifico a info@liberapiemonte.it

Le scuole che hanno necessità di ricevere fattura elettronica (in sostituzione della ricevuta), possono richiederla scrivendo un’e-mail all’indirizzo info@liberapiemonte.it. Al prezzo del viaggio verrà applicata l’IVA al 22%.

 

Per info su altri territori

Alessandria: contattare alessandria@libera.it
Asti: contattare asti@libera.it
Biella: contattare biella@libera.it
Cuneo: contattare cuneo@libera.it
Novara: contattare novara@libera.it
Verbano Cusio Ossola: contattare verbanocusioossola@libera.it

 

Documenti

 

Norme di comportamento

È vietato portare con sé in tutti i luoghi ove si svolge la manifestazione i seguenti oggetti: valigie, trolley, borse, zaini più grandi di 15 litri di capienza; bombolette spray (inclusi antizanzare, deodoranti, creme solari); bevande alcooliche di qualsiasi gradazione; bevande contenute in lattine, bottiglie di vetro, borracce di metallo o bottiglie di plastica più grandi di 0,5 litri; è altresì vietato bastoni per selfie e treppiedi, penne e puntatori laser, droni e aeroplani telecomandati, sono vietati anche skateboard, pattini e overboard, tende e sacchi a pelo, trombette da stadio, armi, materiali esplosivi, fuochi d’artificio, fumogeni, razzi di segnalazione, pietre, catene, coltelli o altri oggetti da punta o da taglio, sostanze stupefacenti, veleni, sostanze nocive e materiale infiammabile.

La sicurezza dei luoghi ove si svolge la manifestazione dipende anche da te.

Al fine di garantire il rispetto delle vigenti normative a tutela dell’incolumità di tutti, ti invitiamo a collaborare e rispettare sempre le indicazioni del personale organizzativo e delle Forze dell’Ordine, che possono effettuare controlli a campione.

Scarica qui l’informativa sulla sicurezza dell’evento.

 

Diventa un luogo del 21 marzo

Per tutte quelle realtà, associazioni, scuole, università, parrocchie, cooperative, che per impegni improrogabili non potranno sospendere le loro attività per partecipare all’appuntamento regionale a Novara, chiediamo di essere uno dei quattromila luoghi del 21 marzo, esponendo il materiale comunicativo, fermandosi insieme al resto d’Italia per ricordare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie in modo da farsi portavoce di una richiesta di verità e giustizia.

A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
Volti di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare.

Per qualsiasi ulteriore informazione e segnalare i luoghi dove si svolgeranno iniziative, momenti di silenzio, letture dei nomi potete scrivere a info@liberapiemonte.it .

 

I Cento passi verso il 21 Marzo

L’appuntamento del 21 marzo è preceduto da molti incontri di approfondimento e confronto, in tutta la regione.

Partecipa ai “100 passi verso il 21 marzo”

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