Una “Staffetta di Memoria in ricordo di Bruno Caccia” che durerà fino a sera.
Così, con il gesto semplice di deporre dei fiori sotto la lapide che ricorda il suo assassinio, abbiamo voluto ricordare Bruno Caccia, freddato in via Sommacampagna a Torino dal fuoco della ‘ndrangheta.
Con noi le Istituzioni, i cittadini, i parenti del magistrato torinese, Luigi Ciotti e Gian Carlo Caselli.
Insieme, per ricordare a 37 anni dall’omicidio, gli insegnamenti Bruno Caccia e chiedere, ancora una volta, che si ottenga verità sul suo omicidio, ancora oggi avvolto da troppi misteri.