Esaurimento fondi per la Giustizia

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bilancia_della_giustiziaUno dei 5 punti che sono stati tracciati ad inizio anno, è il tema della Giustizia. Corentemente, quindi, continuiamo a dar voce alle rivendicazioni dei magistrati onorari; a maggior ragione, in un momento nel quale sembra all’ordine del giorno una riforma del sistema giudiziario del nostro paese.

 

FEDER.M.O.T.

Federazione Magistrati Onorari di Tribunale

www.federmot.it

Roma, 11 gennaio 2009

ESAURIMENTO FONDI PER LA GIUSTIZIA


A cinque mesi dall’inizio dello stato di agitazione la Feder.M.O.T. proclama per la terza volta l’astensione dei magistrati onorari di tribunale dalle udienze civili e penali (per cinque giorni, a partire dal 26 gennaio).

Il Governo tace sulla riforma organica che la categoria aspetta da cinque anni, termine di scadenza fissato dalla legge Carotti del 1998, che arruolava giudici e pm onorari «al limitato scopo di esaurire i giudizi pendenti alla data del 30 aprile 1995». Da allora le toghe onorarie sono diventate di fatto organiche a tribunali e procure, esaurendo procedimenti correnti in misura irrinunciabile (anche per non incorrere in ulteriori condanne europee per durata irragionevole dei processi), ma che non possono più garantire alle condizioni attuali.

Non solo la retribuzione (non corrispondente alla quantità e qualità del lavoro svolto), è insufficiente a far fronte alle esigenze primarie di vita in modo dignitoso, ma neanche garantita. Causa esaurimento fondi, a Roma i magistrati onorari hanno ricevuto solo un acconto dei propri compensi, ma voci non ufficiali annunciano che si tratta di un problema nazionale. Tale sistematica violazione dei diritti dei lavoratori non è più tollerabile. I magistrati onorari (col sostegno di ANM e Avvocatura), chiedono da tempo il riconoscimento di malattia, previdenza, ferie pagate, maternità, e invece si vedono negare anche i diritti minimi esistenti.

La Feder.M.O.T. ha richiamato più volte il Governo alle proprie responsabilità, al fine anche di scongiurare il contenzioso giudiziario. Le cause sono iniziate (con ulteriore ingolfamento dei tribunali), e ora la Feder.M.O.T. rivolge l’ultimo appello affinché il Governo non resista inutilmente in giudizio (per procrastinare i pagamenti), sprecando così risorse dei cittadini, e riconosca invece la retribuzione dovuta per il lavoro svolto. Altri ricorsi saranno inoltrati per rivendicare diritti, che al Paese costerebbero meno se fossero riconosciuti dal Governo anziché dai tribunali. Un Governo inadempiente alle proprie obbligazioni nei confronti di magistrati che servono lo Stato, rappresenta uno Stato inadempiente verso se stesso.

Il Governo ha annunciato la riforma della Giustizia. È l’occasione per razionalizzare il sistema Giustizia, se sarà funzionale a una Giustizia effettiva. Ma la Feder.M.O.T. rappresenta che la riforma ideale non può trascurare la giustizia devoluta ai magistrati onorari (che va dalla sicurezza urbana ai pignoramenti), cioè quella che i cittadini chiedono tutti i giorni nelle aule. Varare una riforma che garantisca stabilità ai magistrati onorari significa dare stabilità proprio a questa giustizia, ed è quello che la Feder.M.O.T. chiede proclamando la prossima astensione.

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Presidente – Paolo Valerio

Responsabile per le Comunicazioni – Paola Bellone – 320.7514301


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