Dopo la prova di sensibilità democratica del consiglio regionale, arriva la difesa del riutilizzo sociale dei beni confiscati anche in consiglio comunale di Torino che prende posizione in relazione all’emendamento che è passato al Senato lo scorso 13 novembre 2009.
Libera tutta e Libera Piemonte, ringraziano: l’auspicio è che altri consigli comunali facciano altrettanto per scongiurare questo affronto alla legge 109/96.
Ecco il comunicato stampa
La Sala Rossa ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario il consigliere Grimaldi) nel quale si sottolinea la preoccupazione che i beni confiscati alla mafia, attraverso la vendita, possano tornare nuovamente in possesso della criminalità organizzata.
In particolare, l’atto esprime preoccupazione per la norma che, all’interno della Finanziaria 2010, introduce la possibilità di vendita dei beni confiscati, soprattutto nei territori ad alta infiltrazione mafiosa, sottolineando invece l’importanza di sottrarli definitivamente alle organizzazioni criminali.
(F.D’A.) Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 30 Novembre 2009
Noi non siamo rimasti a guardare, ci siamo mobilitati per gridare forte il nostro “NO”, perchè siamo convinti che sia un “SI'” per la legalità e per una società “civile e responsabile che non sia a responsabilità limitata”.
Anche per questo ci abbiamo messo la faccia e continueremo a farlo!
Anche Le Monde condivide la posizione di Libera!